Santa Eufemia, una Santa greca venerata nel Salento
Santa Eufemia non è una Santa nostrana ma proviene dalla lontana Asia Minore. Nata a Calcedonia, una colonia greca a Bitinia (vicino Bisanzio) nel 289, è ora venerata come una Santa Martire sia dalla chiesa cattolica che da quella ortodossa.
Il suo culto è stato introdotto in Italia, ma soprattutto nel Salento in cui le sono stati dedicati templi, cripte, chiese e anche alcuni rioni e frazioni, dai monaci basiliani rifiugiatisi nelle nostre terre inseguito alla lotta iconoclasta di Leone III l’Isaurico.
Grazie a loro il Salento ha conosciuto un fiorente periodo artistico, sono sorte in ogni anfratto e meandro delle nostre campagne una miriade di cripte affrescatissime, ancora ben nascoste, dove poter trovare rifugio dai militari di Bisanzio e processare i loro culti religiosi.
Il Martirio di Santa Eufemia (Fonte: wikipedia)
La storia di Santa Eufemia tra l’altro è una delle più cruente e corredata di leggende della cristianità. Fu infatti gettata nella fossa dei leoni, all’età di 15 anni, dopo essere stata torturata per essersi rifiutata di compiere un sacrificio in onore di una divinità pagana. Si racconta però che i leoni, nonostante la uccisero, si rifiutarono di mangiarne il corpo accontentandosi solo di una mano.
Anche in Italia questa Santa ha fatto parlare di se. Si racconta che un marinaio salentino si trovava su una nava colata a picco durante la seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti nemici. Quando ormai aveva perso ogni speranza di salvezza, invocò la Santa che decise di intercendere salvandogli la vita trascinandolo a riva. Seguirono diversi giorni in stato di incoscienza ma il marinaio sopravvisse e dal quel giorno proclamò in ogni dove la grandezza di Santa Eufemia.
Marco Piccinni
BIBLIOGRAFIA
-SALENTO meraviglioso mondo di storia, arte e tradizione popolare (1998) – Cultura &Turismo – a cura di Giuseppina Marzo e Antonio Vantaggio
