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I pupi di Gallipoli

Ogni anno nella città di Gallipoli, si saluta l’arrivo del nuovo anno con la tradizionale cerimonia dell’esplosione dei pupi. I pupi sono fantocci di cartapesta, dalle fattezze sempre diverse e originali, che popolano strade, angoli e piazze di Gallipoli in un numero consistente. I pupi rappresentano nella stragrande maggioranza uomini anziani o in fin di vita: ecco allora il malato cronico, il prigioniero condannato a morte su una sedia elettrica, un boss, vecchi artigiani e chi più ne ha più ne metta.

La realizzazione dei pupi è un’espressione della grande maestria dell’artigianato e della lavorazione della carta pesta nel basso Salento. Alcuni dei pupi in gara sono infatti realizzati da individui discendenti da famiglie rinomate nell’arte della lavorazione della carta pesta, che si distinguono anche in occasione della reazlizzazione dei carri allegorici del carnevale gallipolino.

I pupi vengono imbottiti di fuochi di artificio, accesi allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre. L’esplosione dei petardi causerà, nel botto finale, anche la distruzione del pupo stesso. Un elemento sicuramente simbolico che rappresenta la fine di un altro ciclo, il lasciarsi alle spalle i brutti ricordi e ricostruire un nuovo anno sulle ceneri di quello precedente, un pò come il mito dell’araba fenice.

Se siete impossibilitati a recarvi a Gallipoli per la notte di Capodanno, vi lasciamo in compagnia di questa immagine di un pupo, fornitaci da GoingThroughItaly, e di un video da youtube che ne riassume sublimamente la distruzione.


Marco Piccinni


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