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La Festa di Santa Vittoria a Spongano

E festa sia, in inverno e in estate! Da dicembre ad Agosto sembra che a Spongano non si possa fare altro per onorare degnamente la Santa Patrona, quella Vittoria che pagò con la vita il rifiuto di omaggiare l’effige della dea Diana, dopo aver ripudiato il marito e scacciato un drago della terra dove venne esiliata.

Una donna coraggiosa il cui temperamento non fu visto di buon occhio da Roma, la quale inviò un commissario imperiale per mettere a freno i suoi “bollenti” spiriti. Il commissario fallì e, non trovando altra via d’uscita per redimere la “peccatrice”, la trafisse con una spada, uccidendola.

Una doppia festa quella che Spongano offre alla sua venerata patrona. Una a dicembre, conosciuta come la “Festa delle panare”, caratterizzata da sfilate di panare ricolme di sansa e decorate con fuori, lasciate bruciare lentamente. Tante piccole lingue di fuoco che rievocano quelle che fuoriuscivano dalla narici del mostruoso drago addomesticato dalla Santa e che incenerivano raccolti, abitazioni e persone. La seconda ricorrenza è invece in agosto, in piena estate come nelle migliori tradizioni patronali salentine.

Entrambe le festività sono state volute dai Baroni Bacile di Castiglione, che portarono con loro dalla marche il culto della Santa, intorno al 1600, richiedendo e ottenendo una doppia festività annua all’arcidiocesi di Otranto.

Le fiamme pagane del freddo inverno lasciano posto alle dolci luminarie estive. Questa seconda festività ricade nei giorni in cui Spongano ricorda un importante evento. Un 7 agosto di tampo tempo fa, nessuno ricorda con precisione l’anno, una violento nubifragio si abbattè su tutta la provincia. Tutti i contadini temevano per le sorti del proprio raccolto, la devastante potenza della natura non lasciava presagire niente di buono agli occhi esperti di quegli uomini e quelle donne che ormai riuscivano a prevedere che tempo avrebbe fatto all’indomani semplicemente osservando il cielo al tramonto. Molto probabilmente tutto sarebbe stato distrutto se niente fosse accaduto per porre rimedio al cataclisma in atto. Gli abitanti di Spongano si recarono dunque in chiesa per chiedere l’intervento di Santa Vittoria ma il temporale continuava a imperversare e a devastare tutto. Sconsolati e avviliti i contadini si recarono presso le loro terre per stimare l’entità dei danni. Con loro grande sorpresa i raccolti sembravano essere inviolati! La calamità naturale appena trascorsa non aveva toccato le campagne di Spongano, protette dalla mano amorevole di Vittoria. Quelle dei paesi vicini invece pagarono tristi conseguenze.

Il ringraziamento per il miracolo ricevuto rivive ancora oggi, ogni anno, quando dal 7 al 9 agosto Spongano si veste di festa solo per Lei.

Preparazione delle luminarie (Fonte: profilo facebook festa di Santa Vittoria)

Marco Piccinni


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