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La festa della Madonna delle Grazie di Tutino

E’ un evento atteso e programmato per tutto l’anno dagli abitanti di Tutino, piccolo rione di Tricase ma con un identità propria, che l’ha portato in passato a scontrarsi aspramente con il comune di cui è divenuto successivamente parte.

Una culto e una devozione, quella per la Madonna delle Grazie, molto sentita e partecipata. Ogni anno con un occhio di riguardo nei confronti di quello che è accaduto negli anni precedenti, viene stampato e distribuito un calendario, ormai da tutti noto come Il Calendario della Madonna delle Grazie, nel quale rivivono, in foto d’epoca in bianco e nero,  alcuni dei momenti della Tutino che fu. Dalle classi delle scuole elementari degli anni ’50 in cui si riconoscono molti anziani nel viso da fanciullo ormai nascosto e dimenticato da anni di rughe e di esperienza nella difficile avvenuta della vita, al famoso porcello, un maialino a quale veniva data carta bianca: avrebbe potuto fare ciò che desiderava, mangiare a più non posso esigendo il contributo minimo alimentare da ogni abitante del borgo, soddisfare ogni vizio eccetto quello di oltrepassare i confini di Tutino, piantonati da guardie attente e diligenti che avrebbero dovuto garantire la permanenza del maialino all’interno del territorio di appartenenza, almeno fino al giorno tanto acclamato della festa, la domenica in albis, durante il quale sarebbe andato incontro alla sua triste sorte. Una tradizione, quella del porcello, interrotta, così come è avvenuto in altri comuni del Salento, per motivi igienici.

La tradizionale processione bandistica che accompagna la statua della Madonna , nel bel mezzo della fiera tradizionale, sullo sfondo del Castello medioevale con il suo caratteristico fossato, all’interno del quale è stata importata una tradizione nordica, quella dell’albero della cuccagna. una location speciale per un culto che affonda le sue  radici nella tradizione celtica, l’albero di Maggio, simbolo di fertilità e abbondanza, una promessa e una speranza per una nuova stagione rigogliosa, portatrice di cibo. Un castello che in questa occasione, così come in altre limitate eccezioni durante l’anno, apre in parte le sue porte per consentire al curioso di penetrare all’interno di questo maniero fatte di pietre, circondato da torrioni, unica costante nelle generazione di in un borgo in continua evoluzione.

Festa della Madonna delle Grazie Tutino – albero della cuccagna nel fossato del castello

Ma anche spettacoli per bambini, giochi pirotecnici, musica tradizionale, mostre, arte e cultura per ogni età: tutti gli appuntamenti sono ben scanditi nel calendario di ogni abitante di Tutino, che per l’occasione raccoglie parenti e amici nel piccolo borgo al fine di osannare la Madre con il bambino tra le braccia nel migliore dei modi e con l’acclamazione che merita. Non sono consentiti errori.

Marco Piccinni


Un commento su “La festa della Madonna delle Grazie di Tutino

  1. francesco lopez y royo ha detto:

    queste feste fanno sì di rivivere il mondo che fù e fanno conoscere ai giovani le tradizioni ,la cultura e la religiosità de nostri tanti abitati Salentini ognuno con una propria storia ed una tradizione,che non devono andare disperse.

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