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La marmitta dei Giganti di Torre Sant’Emiliano

Marmitte dei giganti. Un nome insolito per un fenomeno naturale piuttosto curioso che sintetizza la costanza e la pazienza della natura nel voler modellare e modificare con continuità ciò che è di sua competenza. Grandi recipienti per il rancio, consigliati a uomini di dimensioni abnormi, sono stati utilizzati come termine di paragone per quello che è, a tutti i fatti, un “semplice” fenomeno di erosione.

Si formano in corrispondenza di vortici d’acqua che trasportano sabbie, granelli, anche ciottoli di grosse dimensioni che incidono, scavano, levigano strati di roccia, anche di durezza e composizione differenti,  fino a formare delle strutture quasi sempre cilindriche la cui regolarità dipende principalmente dalla dimensione e dalla natura dell’agente erodente. La pareti interne possono risultare perfettamente lisce o rappresentare motivi a spirale, indice di un utilizzo per lo scavo di materiali finissimi nel primo caso e più grossolani nel secondo.

La particolare genesi delle marmitte le rende un fenomeno piuttosto diffuso in torrenti, fiumi, basi di cascate, regioni occupate da ghiacciai ma anche, più raramente, sulle zone costiere.

Marmitta dei Giganti, torre Sant'Emiliano

Marmitta dei Giganti, torre Sant’Emiliano

L’azione erosiva che ha portato alla generazione della marmitta è anche causa della sua fine, spesso associata al riempimento con detriti di varie dimensione e genere, alla fusione di più marmitte vicine o alla scomparsa di una porzione della parte di contenimento della struttura cilindrica.

Nel Salento sono state rinvenute diverse marmitte dei giganti, tra cui una nell’area di crollo antistante la grotta Grande del Ciolo (Gagliano del Capo) ed un’altra molto spettacolare alla base di torre Sant’Emiliano (Otranto). Quest’ultima è caratterizzata dalla presenza al suo interno di un enorme masso che ha subito lo stesso processo di erosione della marmitta, essendone probabilmente una concausa, che ha assunto nel tempo la forma di una sfera quasi perfetta, di circa un metro di diametro. Una rarità nella rarità, inserita in una contesto paesaggistico di tutto pregio.

Torre Sant'Emiliano, Otranto

Torre Sant’Emiliano, Otranto (vista dalla Marmitta dei Giganti)

Marco Piccinni


2 commenti su “La marmitta dei Giganti di Torre Sant’Emiliano

  1. angelo ha detto:

    io ne conosco un’altra!! datemi un indirizzo di posta e vi invio una foto

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