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La grotta delle navi nella valle dell’Idro

Non la vedi ma la percepisci. Si avverte il suo odore, le zanzare si addensano in nubi vorticose ad una manciata di metri dal suolo, le vegetazione diviene più fitta e a tratti impenetrabile. È quasi sempre solo un rigagnolo che scorre ora in una canalizzazione artificiale ed ora si avventura nel sottosuolo per ritornare in superficie poco distante. Siamo tra le spire dell’Idro, poco distanti dal campo degli inglesi. È qui che veleggiano le navi.

Li dove gli alleati avevano in progetto di realizzare una darsena nel primo dopoguerra fino a Casamassella per agevolare il trasporto di rifornimenti di ogni tipo, le navi navigavano già da lungo tempo. Sono stati gli uomini a condurle dove apparentemente non esiste sufficiente spazio per muoversi, eppure sono numerosissime, delle vere e proprie flotte.

Alcune nicchie in una grotta della valle dell'Idro

Alcune nicchie in una grotta della valle dell’Idro

Non è lontano il turco inciso in una piccola caverna, un ricordo di quello che divenne una storia molto nota con dovizia di particolari nonostante i numerosi anni trascorsi. Non lontane sono le galee, le caracche, le scialuppe e altre imbarcazioni lungo un antico muro di cinta, luogo designato da Ferdinando d’Aragona come punto di raccolta del suo esercito pronto a liberare la città assediata. Una magnifica croce ricorda forse il suo passaggio?

Non sono fatte di assi di legno, ma da pochi segni rettilinei che compongono nello spazio limitato di una grotta, ricca di nicchie e un sedile, complesse geometrie, figure umane fluttuanti, ammutolite, impostate in una rigida posizione, inespressive e prive di braccia. Navi a tre alberi di dimensioni colossali affiancate a imbarcazioni più minute che navigano tra un ripiano e una nicchia.

Veliero inciso nella grotta

Veliero inciso nella grotta

 

Uomini incisi grotta valle dell'Idro

Dettagli di figure umanoidi che sovrastano il veliero

I graffiti dei velieri  in questa grotta sono numerosissimi, tali da renderla più simile ad un porto che tuttavia non sottostà alle rigide regole spazio-temporali alle quali siamo abituati. Non si sentono suoni, nessuno urla, solo silenzio. È lontano il rumore delle onde che si infrangono contro le chiglia delle navi, i capitani che impongono ordini ai propri sottoposti, le grida festose dei bambini che accolgono ogni nave che sta per attraccare con rinnovata curiosità. La storia che questi segni raccontano è sconosciuta. Difficile datarli con precisione. Difficile stabilire se narrano avvenimenti piacevoli, tristi, una giornata ordinaria.

Nave incisa in una grotta della valle dell'Idro

Nave incisa su una parete

Ulteriore nave incisa nella grotta

Ulteriore nave incisa nella grotta

A completare il corredo di graffiti all’interno di questa piccola grotta sono numerosi croci potenziate e un cristogramma inciso molto profondamente in una parete.

Cristogramma nella grotta

Cristogramma nella grotta

Marco Piccinni


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