MIGRANTI. Ciak, si gira! Un “corto” di Massimo Fersini
Cinque “profeti” (Gesù Cristo, Budda, Confucio, Maometto, Mosè), sono impegnati in un forno, preparano il pane. Che così diventa un elemento simbolico del bene comune, al di là di ogni divisione e conflitto possibile.
Massimo Fersini
Le religioni, tutte, perseguono lo stesso fine: amore e fraternità, anche attraverso la solidarietà ai meno fortunati.
E’ il concept de “Il pane dei Profeti”, un corto di due minuti che in questi giorni si sta girando nel Capo di Leuca, firmato dal regista Massimo Fersini (“Totem Blue”, 2009).
Mentre i “profeti” impastano e cuociono il pane, arriva sul piccolo molo un barcone zeppo di profughi: sono esausti, affamati, reduci da un lungo viaggio di stenti e sofferenze, con la speranza di una vita migliore nel loro cuore.
Sono soccorsi dai “profeti”, che offrono loro il pane caldo, dai volontari e dalle istituzioni del paese. “E’ l’acme – spiega il regista, che è nato a Gagliano – di un ideale sincretismo religioso volto all’aiuto del prossimo, oltre ogni diversità confessionale, di lingua, razza, colore della pelle, ecc.”.
Il “corto” sarà proposto a festival e rassegne, fra cui “Fammi vedere”, il concorso delle arti visive sostenuto dalle Nazioni Unite. Credits: direttore della fotografia Cosimo Melcarne, animazione grafica Hermes Mangialardo, costumi: Anna Colavita e Maria Iamartino, trucco e parrucco Pasquale Maggio e Stefano Serafino, Claudiana Nunes, in collaborazione con S. TE. P.P. (Scuola di estetica e parrucchieri, Lecce), organizzazione generale Luigi Palmulli.
Massimo Fersini
Nel ruolo dei “profeti”: Franco Diso-Pisani, Matteo Cazzato, Lucio Lia, Riccardo Lezzi, Davide Donadei. Patrocinio: comuni di Lecce, Gagliano, Salve e Presicce.
Francesco Greco
