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Inno alla natura, la poesia di Imma Melcarne

La natura in tutte le sue mille declinazioni è alla base della “poiesis” di Imma (abbreviazione di Immacolata) Melcarne (Gagliano del Capo, 1947). Un inno alto e possente, colmo di gratitudine e mistero, denso dei cromatismi che sono propri della pittura impressionista.

Un sottinteso “panteismo” che si porta nel dna (da ragazza ha lavorato nei campi) ma che non vagheggia alcuna arcadia ideale, al contrario si trasfigura in una sorta di “rifugio”, di ancoraggio quale antidoto al male di vivere del nostro tempo così confuso e ispido.

l'eco del vento“L’eco del vento”, Libellula Edizioni, Tricase 2015, pp. 108, euro 10,00 (densa prefazione di Giuliana Coppola, bella la copertina di Cesare Piscopo), conferma i postulati già espressi nell’opera di esordio, “Lo spirito vagante” (stesso editore, 2012).  

La natura dunque nelle sue tante, infinite interfacce, ora quieta e silenziosa, rassicurante, ora violenta e minacciosa, ma “letta” sempre come un caldo abbraccio materno, un porto sicuro per difendersi dalla volgarità e la bruttezza del presente.

La quotidianità e il vissuto della poetessa offrono numerosi spunti alla sua ispirazione: la famiglia (è madre di tre figli) e il lavoro all’ospedale cittadino (Daniele-Romasi), in prossimità col dolore degli uomini per un quarto di secolo, e oggi come volontaria.

E come ogni donna del XXI secolo, anche Imma Melcarne vive il suo protagonismo (“Io ribelle son di fronte/ al mondo…”), le foglie “danzano libere”. Madre, moglie, lavoratrice, letterata, cuore aperto sul mondo e in sintonia con la sofferenza degli altri.

Una poesia minimalista, essenziale, come le pennellate impressioniste, dove lo sguardo si posa su aspetti del reale che sfuggono ai più, ma che la percezione e i sensi sempre attenti di Imma riescono ad afferrare e fissare sulla carta, versi con cui “l’eterno spazio svela/ all’uomo il mistero…”, anche se tutti siamo ben consci che “non potrà mai arrivare al confine!”.

L’importante però è, cara Imma, almeno provarci.  

Francesco Greco


Un commento su “Inno alla natura, la poesia di Imma Melcarne

  1. Imma Melcarne ha detto:

    Grazie carissimo amico per questo inno alla mia poesia e per essere paragonata alla pittura impressionista.
    Non so dire quanto ne sia onorata. Scrivere dei semplici versi è per me essenziale quanto l’aria che respiro… non saprei farne a meno… e per seguire il suo suggerimento, io ci provo!

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