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MUSICA. “La mia emozione al premio Maria Carta”

ZOLLINO (Le) – Scherza scherzando è da molti anni che canto, ma la prima volta che sono salita su un palco era il ’98, quindi con questo senza rendermene conto ho festeggiato 20 di militanza e passione per il canto, la danza e la gente della mia Terra.
Che questo abbraccio sia arrivato da un’altra Terra piena di canti e figure meritevoli, lo considero davvero un fatto speciale”.
Effettivamente, il fatto di aver ricevuto questo riconoscimento da una terra così legata alle sue tradizioni poteva essere probabilmente prevedibile, dato che la fondazione “Maria Carta” ha selezionato me ed altri artisti attraverso la figura dell’etnomusicologo Giacomo Serreli.

Ero stata avvisata di essere in nomination per questo Premio in pieno inverno dallo stesso Leonardo Marras, Presidente della Fondazione, il quale subito dopo avermelo annunciato mi ha chiesto: “Prima di tutto lei mi deve dire se accetta il Premio” e io ho risposto “No no. Lo voglio!”

La cosa che ho capito dalla sua reazione e che poi ho potuto constatare di persona è che Leonardo è una persona brillante, piena di idee e di iniziative per la valorizzazione del suo amato territorio, un conoscitore della cultura d’origine, e allo stesso tempo un uomo pronto a farsi sorprendere da tutto ciò che è ricco di intensità.

E’ stato molto interessante conoscere anche Giacomo Serreli, con il quale ho fatto una bella passeggiata e chiacchierata in auto, lungo un meraviglioso tratto di costa. Con loro e insieme ai musicisti Andrea Pisu, Giovanni Masala che mi hanno accompagnato durante alcune delle esecuzioni nel corso della premiazione (durante il momento iniziale prima di ricevere il Premio mi sono esibita in una semplice ma incisiva pizzica pizzica al suono di mani e voce), e l’altro grande premiato Kepa Yunkera (basco), abbiamo condiviso bei momenti, belle suonate, discorsi e confronti sugli strumenti tipici delle nostre realtà di provenienza, canti, cibo, vino e risate a volontà.

Inutile dire che l’accoglienza sarda è stata ottima da tutti i punti di vista.

Ci siamo ripromessi uno scambio culturale, magari qui da noi nel Salento, magari creando degli eventi basati sui tratti che abbiamo in comune, e ce ne sono!

Chissà… faremo di tutto.

Intanto per me è stato un grande onore, e oltre questo ho un bel ricordo nell’aver conosciuto e abbracciato i componenti della famiglia di Maria Carta, nell’essere stata presente alla messa in sua memoria celebrata dal Vescovo, nell’aver stretto la mano al sindaco di Siligo, nell’aver toccato con mano in qualche modo la storia di una grande donna con cui ho in comune la passione per la ricerca, per l’espressività del canto nudo, crudo, radicato e vero.

Anna Cinzia Villani
(cantante, danzatrice e ricercatrice della tradizione orale del Salento)


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