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Hieronymus Montisardui, il “pugliese errante”

MONTESARDO (Le) – “Il progetto “Hieronymus Montisardui – le opere di Gerolamo Melcarne, un pugliese errante”, parte da lontano. 

Siamo negli anni Novanta del secolo scorso, Civica Scuola di Musica di Milano, dipartimento di Musica Antica.

Nella pausa tra una lezione e l’altra di musica d’insieme, si chiacchierava con i colleghi della provenienza di ognuno di noi.

Quando dicemmo di provenire dal Salento, antica Terra d’Otranto, un liutista di Parigi ci fece notare che vi era un musicista di fine Cinquecento originario proprio del Capo di Leuca, molto importante per la diffusione della pratica della chitarra spagnola e per aver composto musica profana e musica sacra di pregevole fattura.

Ovviamente si trattava di Gerolamo Melcarne detto “Il Montesardo” dal nome del suo paese natio.

Da lì partì l’impulso per approfondirne il percorso artistico e biografico. Iniziò un periodo di ricerca e recupero delle sue opere con relative trascrizioni ed esecuzioni.

Nel frattempo, in collaborazione con la Città di Alessano, comune in cui venne inglobato il centro di Montesardo, si diede vita a un festival di Musica Antica dedicato al Melcarne, giunto alla XIX edizione, che ha ospitato, fra l’altro, artisti e gruppi di livello internazionale.

Nel corso degli anni divenne sempre più chiara l’importanza del nostro conterraneo. Egli fu uno dei primi musicisti del Regno di Napoli ad aver avuto contatti diretti con l’ambiente fiorentino dove, a partire dalla fine del Cinquecento, era stato intrapreso un percorso di innovazione delle idee musicali e del modo di comporre.

Stava per nascere la monodia accompagnata che poi diede origine a una incredibile varietà di forme, alla base della odierna concezione della musica.

E “il Montesardo” fu uno dei fautori di questo rinnovamento nel Regno di Napoli, dove ancora si praticava lo stile polifonico.

Dopo 19 anni ci è sembrato giunto il momento di fissare quanto ricercato, studiato e analizzato, offrendo al pubblico una visione quanto più possibile eterogenea del lavoro del musicista di Terra d’Otranto, attraverso la realizzazione di un’opera discografica, convinti che, e in questo facciamo nostro un suo pensiero, “… Il tuo sapere è nulla se un altro non sa ciò che tu sai”.

Questa cosa vale in tutte le discipline, ma specialmente nella musica, della quale si celebra parimenti un altro adagio: “Nessuna considerazione per la musica che non è divulgata.”

Il progetto, prodotto da Studio GLM e distribuito dall’etichetta BARYTON, è risultato vincitore del bando “PUGLIA SOUNDS RECORD 2018”, grazie al quale ha ricevuto il sostegno e il contributo economico della REGIONE PUGLIA – “FSC 2014/2020 – PATTO PER LA PUGLIA – investiamo nel vostro futuro”.

L’Ensemble Terra d’Otranto, fondato nel 1991, è costituito da musicisti professionisti specializzati nella prassi esecutiva della musica tardo-rinascimentale e barocca.

I loro studi si sono svolti presso Accademie e Scuole di Musica in Italia, Francia, Belgio e Inghilterra.

Il progetto iniziale del gruppo era quello di far conoscere o riportare alla luce le opere più significative degli autori dell’antica Terra d’Otranto.

Nel corso del lavoro di ricerca, tuttavia, i musicisti hanno constatato la necessità di esplorare anche un repertorio popolare, antico o tradizionale, che fra XVI e XVIII secolo ha caratterizzato le espressioni musicali più originali del Salento e della Puglia, con particolare riferimento alle forme di origine terapeutica e rituale.

L’Ensemble è presente nei programmi dei principali festival di Musica Antica italiani ed europei (Spagna, Portogallo, Belgio, Malta, Grecia, Montenegro), viene inoltre invitato a esibirsi in occasione di convegni universitari sul periodo barocco e sulle forme musicali terapeutiche e rituali.

Diverse sono le produzioni effettuate dal gruppo con compagnie teatrali pugliesi, oltre che con enti e istituzioni varie, fra cui: Teatro Reale di Cetinje (Montenegro), Teatro Pubblico Pugliese, Casa dei Doganieri, Provincia di Lecce, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e Facoltà di Filologia Linguistica dell’Università di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, RAI Radio Televisione Italiana, E.C.CO. Eastern College Consortium (U.S.A.), Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Alcune di queste hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti dalla critica (il cortometraggio “Tarantule, Antidoti e Follie”, prodotto da RAI Due, ha ricevuto la menzione d’onore al festival internazionale di Varsavia sulle produzioni televisive) e dal pubblico (del CD “Mila, Mila Dòdeka”, prodotto nel 2004 da Velut Luna e distribuito dalla rivista Audiophile Sound, sono state distribuite oltre 15.000 copie in Italia e in Svizzera).

Doriano Longo

L’Ensemble Terra d’Otranto ha effettuato registrazioni discografiche per Salento altra Musica, Velut Luna, Il Manifesto, Orfeo, Audiophile Sound, casa editrice ARGO, Radio Italia, RAI Due TV e Radio Tre RAI, Baryton; ha collaborato con importanti solisti e direttori di musica antica (Angelo Manzotti, Franco Pavan, Gaetano Nasillo, Cristina Miatello, Enrico Gatti, Marcello Gatti, Stefano Bagliano, Egon Mihajlovic, Jerome Correas, Savina Yannatou) e, per il teatro, con Michele Mirabella, Brizio Montinaro, Paolo Panaro, ecc.

Doriano Longo (Ensemble Terra d’Otranto)


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