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ARTE. Luigi Sergi e la realtà che affiora dall’inconscio

PRESICCE (Le) – Una realtà nella realtà, la contiene, corre sottotraccia, carsica, invisibile eppure palpitante e viva.
Come nel nostro in inconscio. Mondi lontani, perduti, immaginati, forse mai esistiti. Echi infiniti e languidi di memoria, di sogni, di speranze abortite, rimaste incompiute. Come nella vita di tutti noi.
Già presente nella sua opera, nel pieno della sua maturità artistica e umana, l’artista Luigi Sergi accentua questa componente della sua poetica, originale, unica, immediatamente riconoscibile sin dagli esordi nel lontano 1970.

A Bari, al “Contemporary Art Talent Show”, l’artista nato a Presicce ma dal 1980 residente a Novara (dove ha anche una galleria, “Dentro l’arte” e propone i giovani artisti emergenti), ha portato tre opere del 2018: “Onde di luce”, “Libero verso il cielo” e “Volgere la mente”. E due opere del 2008.

L’evoluzione è evidente nelle trovate cromatiche oggi meno accese e più lievi, leggere, sospese. Sono la conferma di una ricerca che continua e che giunge a nuovi approdi.

Opere più ricche di semantica, di “messaggi” e di emozioni, che possiamo fermarci a godere nel marasma ispido della modernità, come una spiaggia dorata dove far riposare lo sguardo, e l’anima, prima di riprendere l’avventura della vita.

Francesco Greco


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