Home » Ricette Tipiche del Salento » Come preparare le municeddhe

Come preparare le municeddhe

Il salento è una terra ricca di terra e campagne in cui è possibile trovare una miriade di lumache. Per chi ne va ghiotto vi indicheremo di seguito due modi per cucinarle.

Le lumache erano molto apprezzate dai Greci e dai Romani, soprattutto dalle classi più ricche. Nel Medioevo invece, vennero considerate un cibo “di magro”, ma molto apprezzato dai contadini. All’inizio dell’Ottocento esse rientrano nella cucina francese come prelibatezze e la ricetta della lumaca alla bourguignonne è già diffusa nel 1840. In Italia la lumaca è apprezzata in ogni regione ognuna delle quali ha una sua ricetta base per cucinarle (generalmente in umido o trifolate, con o senza pomodoro), al fine di ricavarne un buon sugo con cui accompagnare la polenta o il pane. Ogni anno vengono raccolte 40 quintali di lumache in occasione della festa della municeddhe a Cannole ( una sagra molto amata dai salentini ma visitata anche da molti italiani provenienti da tutte le regioni ), preparate in vari modi: soffritta, al sugo e arrostita.

La preparazione delle lumache si divide in 2 fasi:
1- Purgatura (consiste nel far digiunare le lumache per 5 o 6 giorni dentro della gabbie di legno oppure di plastica, purché abbiano un fondo ben aerato su cui non si formi umidità) ;
2- eliminazione della bava ( lavare le lumache con acqua tiepida e sale grosso e ripetere più volte l’operazione);

MUNICEDDHE AL SUGO
Soffriggere le municchedde con vino bianco,successivamente introdurre la salsa, il sale, il peperoncino e l’alloro.
MUNICEDDHE ALLA CACCIATORA
Soffriggere le municeddhe con aglio, successivamente introdurre il vino bianco, il sale e l’alloro.

Un ringraziamento particolare va a Pamela Passari per la stesura dell’articolo.

BIBLIOGRAFIA:
Comune di Cannole


3 commenti su “Come preparare le municeddhe

  1. ENRICO MUSIO ha detto:

    mi chiamo ENRICO MUSIO sono di talsano ( TA ) ma sono un appassionato cultore della cucina povera contadina della tradizione . vi faccio i miei complimenti x la vostra volonta e capacita di voler portare avanti i valori della tradizione che sono poi le nostre origini. sono iscritto al vostro blog e vi seguo con interesse .

Rispondi a Marco Piccinni Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.