Presentazione del libro “Storie di Donne Protagoniste”
Venerdì, 18 Marzo 2011, ore 18,30, presso la Sala Teatro della Chiesa di Sant’Antonio di Tricase, si terrà la presentazione del volume Storie di Donne Protagoniste scritto da Francesco Accogli, Direttore della Biblioteca Comunale di Tricase.
Il libro è la sintesi di un minuzioso lavoro di ricerca e di documentazione che Francesco Accogli ha messo insieme con passione ed impegno e nel quale si possono ripercorrere le biografie e i pensieri di donne “protagoniste”, di donne importanti perché cruciali in un percorso collettivo di emancipazione che ancora non si è concluso. Nel volume si susseguono, in un continuo crescendo verso la contemporaneità, storie che vale la pena di leggere e trasmettere alle nuove generazioni di donne e di uomini. Storie “locali” che si intrecciano a grandi movimenti storico-politici, “piccole” biografie che si sovrappongono alle grandi conquiste degli ultimi secoli, donne di ogni classe sociale e istruzione che hanno fornito un contributo importante all’avanzamento di un’intera società.
Certamente molto è stato fatto e, soprattutto, nel secolo appena trascorso. Non a caso, da più parti, si è affermato che il “Novecento è stato il secolo delle donne” per le grandi conquiste ottenute nei diversi settori della vita pubblica ed anche in quella privata. Per restare in Italia, come non ricordare il diritto di voto (solo nel 1945); la grande battaglia del referendum abrogativo della legge sul divorzio (1974); l’approvazione della legge sul nuovo diritto di famiglia (1975); la legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne sul lavoro (solo nel 1977); l’approvazione della legge sull’aborto (1978); e, per non fare un lungo elenco, l’approvazione della legge n.215 del 1992, meglio conosciuta come legge sull’imprenditoria femminile e tra le ultime, nel 1996, la legge contro la violenza sessuale, finalmente definita “reato contro la persona” anziché “contro la morale” come un tempo.
Insomma, un volume storico-culturale sicuramente da leggere per diverse ragioni; non ultima, come ha ben evidenziato l’on. Teresa Bellanova nella Presentazione, la nostra recente situazione nazionale: “In un Paese come il nostro, dove i media continuano a tracciare un’immagine della donna del tutto vuota di contenuto, completamente spostata sull’aspetto fisico e della sensualità, dove gli stereotipi di genere vengono alimentati pure da certa partitica irrispettosa e avvilente, il lavoro culturale è più che mai necessario”.