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Nucleare in Italia, il governo pensa al Salento

Sono le zone costiere comprese tra Gallipoli e S.M. di Leuca e tra Otranto e Brindisi quelle indicate in una mappa tracciata per l’identificazione dei siti più idonei ad ospitare gli eventuali impianti nucleari, che il governo starebbe tenendo in forte considerazione.

E’ quanto emerge da una interrogazione parlamentare fatta dall’onorevole Ermete Realacci del Partito Democratico, allo scopo di fare luce sulle reali intenzioni della maggioranza in materia di nucleare.
In realtà si tratta di due mappe elaborate nel 1979 dall’allora CNEL (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare), una per l’individuazione dei siti più sicuri per le centrali e l’altra per lo stoccaggio delle scorie, fatte proprie dall’attuale ENEA.

In questi studi si mette in evidenza quanto il territorio del Salento, venga ritenuto idoneo per la realizzazione delle centrali per la sua ridottissima sismicità, per essere vicino al mare, per essere pianeggiante e per avere scarsa densità abitativa.

Secondo quanto afferma l’onorevole Realacci, il governo avrebbe già pronta la prima mappa con l’indicazione di 52 siti, ma starebbe temporeggiando a renderla pubblica per contenere quanto più possibile le inevitabili proteste.

Resta da capire come mai la stessa attenzione non è stata dedicata al Salento quando, pur dimostrando attraverso autorevoli studi grandi attitudini territoriali al turismo ed al commercio con l’est europeo, ha chiesto da tempo immemorabile di avere infrastrutture adeguate per il suo sviluppo.

FONTE:
http://notiziefresche.info/nucleare-in-italia-il-governo-pensa-al-salento_post-87947/

Foto: Media NF


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