SPECCHIA (LE) – In questo scorcio di fine estate a Specchia si è respirato un clima di recupero della memoria che, il 1° settembre, ci ha inoltrato nel passato attraverso la presentazione di una piccola opere a carattere religioso, una Madonna con Bambino benedicente.
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Nelle immediate vicinanze della Masseria Grande di Surano, all’ombra dell’imponente torre e di vecchie costruzioni ad uso dei massari recuperata a nuova vita, (ri)sorge una piccola cappella rurale dedicata a San Felice.
Lascia un commento“A lieta vita” (Musica e canti d’amore e di gioia ai tempi di Girolamo Melcarne), è un progetto firmato da Vania Palumbo che intende “esplorare i temi dell’amore, della bellezza e della gioia di vivere, all’interno del patrimonio musicale dell’epoca in cui visse il Montesardo”.
18 settembre 1821
Un Giubileo ad Andrano
18 Settembre 1821: Papa Pio VII concede alla cittadina di Andrano un Giubileo, richiesto dalla stessa, per ringraziare la Madonna per la grazia ricevuta il 17 Ottobre del 1819, quando il campanile crollò su un'abitazione. Gli abitanti uscirono illesi dalla macerie.
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La chiesa della Madonna della Serra
Seguendo le tracce del tratto finale del basolato dell’antica Via Sallentina, la strada che da Taranto giungeva fino a Vereto per poi risalire verso Otranto, interrotto in parte da sbarramenti e strade asfaltate, è possibile giungere sulla sommità di una serra al confine tra i comuni di Otranto, Uggiano La Chiesa e Santa Cesarea Terme. Qui, solitaria e immersa nei colori della macchia mediterranea, in quella terra donata da Federico II nel 1219 all’Arcivescovado di Otranto, si erge una piccola chiesetta, intitolata alla Madonna della Serra.
SPECCHIA – Forse fu lo stesso disagio esistenziale ed estetico che portò Paul Gaugain (1848-1903) in Polinesia a condurre Vincenzo Valente dalla Puglia in Egitto. Peraltro, sono contemporanei (Specchia, Lecce, 1846 – Napoli, 1889).
Lascia un commentoSoleto. Fondo Fontanella. 21 agosto del 2003. Durante una campagna di scavo archeolgico l’equipe di Thierry Van Compernolle rinviene quella che da lì a pochi giorni sarà comunemente conosciuta come la mappa di Soleto, una delle più antiche rappresentazioni geografiche di tutto l’occidente.
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