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In Salento la rotatoria più grande del mondo

LECCE – Anche queste sono soddisfazioni, anzi, record, che tutto il mondo, dalla terra dei fuochi alla Terra del Fuoco, ci invidia. Sino a ieri il Salento era la terra del sole, il mare, il vento. E poi la pizzica, la taranta, i gechi, i briganti, il pasticciotto, la salamura… Must.

Ora ha un altro atout che richiamerà il turismo intelligente, un’opera degna dell’archistar più famosa, finito dritto nel guinness dei primati: le rotatorie.
Spuntano ovunque, dalla sera alla mattina, in ogni angolo del Salento, anche i più nascosti e i più belli. Con un alone di mistero, come la Chiesa dei Diavoli (Tricase), realizzata in una notte dai demòni o il campanile di Soleto dai diavoli.

Ma quella nata da qualche mese fra Lucugnano e Miggiano (nel Salento meridionale), sulla SS. 275 pare la più grande del mondo, e la più assurda, come una bestemmia scagliata al cielo.

E’ costata tanti denari dei contribuenti (quanti non si sa) e decine di ulivi secolari, macellati dalle ruspe sull’altare della follia e della megalomania. Perché i salentini le cose le fanno bene, sono creativi e vogliono consegnarsi ai posteri (e ai poster).

Collega la zona industriale di Tricase, ormai semideserta e triste – i capannoni sono archeologia industriale – a causa della crisi delle pmi, a quella di Miggiano, idem. Monumento all’ennesimo fallimento a Sud, dove si attende dal tempo di Di Vittorio un politico illuminato, serio.

Siamo dunque sulla SS 275, da venti anni la politica degradata scalpita per realizzare le quattro corsie (i progettisti hanno già incassato 5 milioni), millantando un’utilità dubbia, usando ogni incidente come supporto per l’assoluta necessità.

Rotatoria Lucugnano

La rotatoria di Lucugnano – Immagine satellitare Google maps

E magari tombando per l’eternità discariche di rifiuti tossici che in tutti gli anni Novanta non hanno visto, che hanno inquinato le acque e il cielo, portando patologie che fanno del Salento una terra dei fuochi bis, monnezza di città industriali che così hanno lo sviluppo, mentre a noi resta la tragedia greca e il fatalismo (“Era destino”), nocivi alla salute, animali, piante.

Gli stessi politici-spam, borderline, quasi tutti inquisiti, che non sono stati buoni a far convertire le aziende del Tac su altri brand, che magari avrebbero avuto mercato: così l’imprenditore di prima generazione invece di decollare è morto.

La rotatoria in questione – opera postmoderna – ha un diametro di oltre 150 metri, è buia e pericolosa. Business plan, progetto, realizzazione dell’Anas e il consorzio Asi, carrozzoni anarcoidi il cui operato sfugge a ogni controllo. Scherza Antonio Coppola, ingegnere, sindaco di Tricase: “Andrebbe bene come piattaforma di lancio di un missile… E’ assolutamente sovradimensionata… Di dubbia utilità… Una follia…”. Si è beccato un sacco di “like”. Ma l’importante nella vita è finire nel guinness dei primati. Anche per le bestemmie e le imprecazioni di chi transita. A futura memoria. Il web, implacabile custode dei nostri misfatti, conserverà tutto. Il ghigno dei posteri è assicurato. Peggio per noi.

Francesco Greco

Aggiornamento in data 21 Dicembre 2015, al Raggiungimento delle 100.000 visualizzaioni.

Un brindisi al nostro amato Salento

Abbiamo toccato i 100mila lettori, possiamo stappare lo spumante, al limite la proletaria gazosa bevanda dei nostri padri e nonni. noi 100mila del pezzo sulla rotatoria stiamo riflettendo sul perché di tanto interesse.
Per dare la dimensione del successo basti dire che il “Corriere della Sera” ha considerato un boom 2800  visualizzazioni sul suo sito di un pezzo.

Come leggere il muro (“The Wall”) dei 100mila?

Il successo di “In Salento la rotatoria più grande del mondo” è carico di significati.
Innanzitutto abbiamo dimostrato che si può fare giornalismo con pochi mezzi e ai confini dell’impero mediatico, al di là della politica politicata raccontata da un giornalismo autoreferenziale e onanistico.
Rappresentare le istanze di un popolo, sintonizzarsi col suo cuore antico e profondo e con l’anima più nobile e vera di una terra.

Poi dice chiaro che il Salento è vivo e reattivo e non si fa mettere i piedi in faccia da nessuno. Poi che siamo migliaia a voler essere protagonisti, che non ci facciamo incantare dalla propaganda dei partiti ormai privi di idealità, ridotti a comitati d’affari, dalla tv-spazzatura, dall’etica berluscon-renziana e non portiamo i cervelli all’ammasso, non ci rassegniamo, non finiamo nel guado del qualunquismo.

Siamo forse la prima o seconda generazione che fa politica con la “p” maiuscola.
Sinora si faceva per induzione, nel senso che ci si avvicinava ai partiti per ragioni di varia natura, soprattutto di lavoro. I partiti intercettavano questi bisogni e avevano la funzione di uffici di collocamento, fidelizzando la gente.
Ora abbiamo ritirato loro la delega di cui hanno abusato e gestiamo in proprio il nostro futuro. Un bel segno di maturità non c’è che dire.

Dopo la pubblicazione dell’articolo in tanti mi hanno chiesto cosa c’è da fare. “Qui c’è gente pronta a marciare…”.
Piano con le marce: portano sfiga. Per adesso marciamo verso una bella bottiglia di spumante, poi si vedrà.
E’ un grande segno di vitalità, ma cosa c’è da fare dobbiamo vederlo assieme.
Intanto non perdiamoci di vista.

Ringraziamo, infine, Telenorba (“Luciano”) e Mediaset, Canale 5 (“Striscia la notizia”) per aver dato visibilità alla nostra tragedia, di cui la rotatoria è solo la punta dell’iceberg.
Non hanno citato né questo sito né l’autore dell’articolo, ma fa lo stesso, va bene così: noi siamo generosi, come la nostra terra: regaliamo il nostro lavoro a chi ce lo chiede.
E allora, pronti per il brindisi? Porterà bene per il futuro, nostro e della nostra amata terra…

Francesco Greco

 

Aggiornamento in data 15 Aprile 2016

Nella serata di ieri, 14 Aprile 2016, Striscia la Notizia ha mandato in onda un servizio dell’inviato Pinuccio che, ritornato sul “luogo del misfatto”, ha documentato la realizzazione di ulteriori 4 rotatorie più piccole, in prossimità di quella già citata in quest’articolo, denunciandone la quasi totale inutilità di utilizzo.

Il video del servizio è disponibile al seguente link.


15 commenti su “In Salento la rotatoria più grande del mondo

  1. Antonio Negro ha detto:

    Un’offesa all’intelligenza di tutti i Salentini!

  2. Antonio Negro ha detto:

    Un’offesa a tutto il territorio!

  3. cristina martinelli ha detto:

    questo è giornalismo: castigat ridendo mores

  4. Mario ha detto:

    Potreste comunicare l’anno e quale società/consorzio e enti pubblici hanno firmato per realizzare una ‘simil cosa’ ? Tanto per essere informati e i posteri sappiano chi ama il Salento….

  5. Mario ha detto:

    Grazie dell’informazione.
    Ho visitato i siti:
    -Agglomerato di Tricase- Specchia-Miggiano
    -CIG:542532824C
    Interessante, specie quel 1.700.000 ( poco meno) per lavori di completamento e la messa in funzione della rete fognatura nera nella zona industriale.
    Peccato che le industrie sono, per la maggiore, chiuse !

  6. rocco boccadamo ha detto:

    Da l’impressione di poter calare e posare all’interno della sua circonferenza l’intero stadio di S. Siro.
    Un’abnormità di spreco.

  7. mario ha detto:

    Tutto quel terreno per far girare meglio gli APE PIAGGIO, visto che d’industrie non ce praticamente poco e nulla. Per saperne di più vi invito a visitare i siti: 1. Consorzio ASI Lecce e poi clicca su ‘Agglomerati industriali di Tricase-Specchia- Miggiano , 2- CIG 542532824C. c’è di chè leggere.

  8. Cicci Capucci ha detto:

    Visto che l’ANAS, con i piloni che vengono giù come birilli, necessita un’area tranquilla all’ombra dai media ove continuare le vecchie pratiche, si è concentrato sulle rotatorie, che – fra l’altro – hanno il pregio di non crollare, anche se fatte con la cenere, rifiuti e scarti industriali. L’asfalto tomba tutto.
    Il progetto della nuova ss275 prevede a San Dana una rotatoria terminal di 600 mt di diametro, 4 volte questa di Lucugnano che già è scandalosa. Penso che si potrà vederla dallo spazio e lo shuttle potrà fissare gli appuntamenti spaziali lì, al suo zenit. Pensate che orgoglio per gli astronauti italiani!
    Perchè fanno queste cose nel Salento? Perchè è terra lontana dagli occhi e dalle orecchie dei media, perchè la gente non si incazza e si disinteressa di tutto quello che non li tocca individualmente, perchè si illkude che facendosi gli affari propri si campi meglio. Significativo il sindaco di Tricase che fa le battute, invece di denunciare lo spreco economico e il dissesto naturale.
    Cui prodest? Indovinate voi.

  9. Marco Piccinni ha detto:

    E’ giusto precisare che la rotatoria in questione ricade in territorio di Specchia e non di Tricase, i cui confini sono distanti poche decine di metri.

  10. Mario ha detto:

    Ciò che mi rattrista è la mancanza di critica da parte degli abitanti dei TRE paesi coinvolti.
    Devo leggerla come ”omerta” ?
    Poi, a frasi fatte e generiche siamo ”i meiu” a sbraitare, a dire che tutto va male…che è tutto uno schifo, il lavoro manca, i politici pensano solo a loro…ma i politici, gli amministratori, sono stati eletti da noi ( sono loro che deliberano !)…quindi dobbiamo ritenerci collusi ???

  11. Marco Piccinni ha detto:

    Il servizio di Striscia la Notizia sulla rotatoria in questione: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/la-puglia-e-rotonda_24214.shtml

  12. mario ha detto:

    Ho acquisito la certezza che ai più piace far vedere e parlare di mare,tramonti e il mondo del Salento tutto d’amare…..! Ma i sogni svaniscono all’alba. Fatevi Voce delle cose e opere da fare per sviluppare questa bella e cara terra nostra. Mi fido di voi. Buon lavoro !

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