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Lo sguardo di Idrusa

VIGNACASTRISI (Le) – E’ giunto a conclusione il progetto di ricerca denominato ‘IDRUSA’, condotto tra il 2017 e il 2019 da un’équipe di lavoro composta dalla sottoscritta, Paolo Agostino Vetrugno, Carlo Elmiro Bevilacqua, Antonio Chiarello, Demetrio Ria, sotto la direzione scientifica di Salvatore Colazzo.

Il progetto è stato voluto dal Comune di Ortelle ed è stato destinatario di un finanziamento del Fondo CUIS, attraverso il Bando del 2015 a cui il progetto era stato presentato.

La finalità del progetto IDRUSA è stata quella di ricostruire l’oggetto culturale ‘paesaggio’ dell’area del Salento sud-orientale, a partire dallo sguardo di tre artisti, Paolo Emilio Stasi (Spongano), Giuseppe Casciaro (Ortelle) e Vincenzo Ciardo (Gagliano del Capo), che hanno intessuto un fitto dialogo con questa terra, ritraendone molti suoi scorci tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento del secolo scorso.

Il 28 giugno scorso, nella cornice del Parco Canali, bene naturalistico immerso nell’area protetta del parco naturale regionale Otranto-Leuca, sono stati presentati i risultati del progetto che prevedeva la realizzazione di diversi output.

IDRUSA è infatti una pubblicazione dal titolo “Formare lo sguardo. Valorizzazione del paesaggio e sviluppo del territorio”, a cura di Ada Manfreda (Pensa, Lecce 2019), che raccoglie tutto il lavoro di ricerca condotto, gli approfondimenti sui tre artisti e il catalogo tematico di loro opere; una cartoguida che conduce il curioso sui luoghi ritratti nelle opere; una mostra didattica itinerante, in cui foto di oggi e quadri del Salento di un secolo fa vengono fatti dialogare intessendo un percorso di scoperta del territorio, che col prossimo anno scolastico raggiungerà gli studenti delle scuole dei territori interessati.

La ricerca ha censito meticolosamente una parte importante della produzione pittorica paesaggistica di Stasi, Casciaro e Ciardo, per poi digitalizzarla e montarla in una narrazione originale, grazie anche all’ausilio di stralci letterari, anch’essi oggetto di un attento lavoro di ricerca tra le opere di autori che hanno scritto di/sul Salento, in differenti epoche storiche, e dei nostri luoghi di riferimento in particolare.

“Le ragioni dell’attenzione posta a questi artefatti culturali – come si legge nella pubblicazione scientifica della ricerca – muovono da una premessa teorica: le narrazioni che riescono a farsi spazio e a risultare dominanti in una comunità, con la ridondanza e la ricorsività di significati e pratiche che generano, definiscono un’idea e un modo di vivere il paesaggio e il territorio”.

Per questo il Progetto IDRUSA ha realizzato anche una campagna fotografica degli stessi luoghi ritratti nelle opere d’arte, documentando come essi oggi si offrono allo sguardo. Nel suo complesso il Progetto intende proporre una singolare narrazione del paesaggio del Salento sud-orientale da restituire innanzitutto alle comunità che vi abitano, quale contributo per un processo di sensibilizzazione al territorio e al suo rispetto, ma anche di presa di consapevolezza delle sue caratteristiche antropologiche e geografiche e delle sue potenzialità.

Un contributo affinché le nostre comunità possano auto-immaginarsi e posizionarsi nei flussi socio-economici in modo progettuale e attivo, culturalmente qualificato e capace di uno sguardo dialogante, inclusivo e sostenibile” (A. Manfreda, a cura di, Formare lo sguardo, Pensa 2019).

Ada Manfreda


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