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Adolfo Corciulo, direttore dell’ultima banda comunale di Tricase

Nel 1954 a Tricase, dopo oltre ottant’anni, veniva sciolta la banda comunale1. Il Direttore o Capo Musico, come allora si usava chiamare il Maestro, era Adolfo Corciulo2 di Salve in provincia di Lecce. Adolfo Corciulo fu perciò il Maestro dell’ultimo Concerto Bandistico Tricasino che, nato nel 1952, terminava la sua breve esistenza nel 1954.

E’ necessario ricordare che Tricase ha una lunga e suggestiva tradizione musicale bandistica. La prima Compagnia Musicale Comunale nacque nel 1873, pochi anni dopo l’Unità d’Italia, e si sciolse nel 1889. Ricostituita poi il 16 novembre 1891 durò sino al 1900. Da questa data sino al 1954, con enormi sacrifici e con qualche parentesi di assenza, in particolare durante i due noti conflitti mondiali del secolo scorso, la Banda Musicale di Tricase è stata sempre attiva ed ha ricevuto lusinghieri riconoscimenti e lodevoli attestati3.

Adolfo Corciulo

Adolfo Corciulo

Nell’arco di tutto questo periodo, quasi un secolo, alla direzione delle diverse Compagnie Musicali, si sono alternati Maestri o Capo Musici di notevole talento e di indiscussa fama. Ricordiamo, solo per fare qualche citazione, Carlo Minoli (Torino, 1828 – Tricase 1901)4, Luigi Scorrano (Casarano, 1866 – ivi, 1941)5, Massimiliano Garavini, Luigi e Carmelo Letizia, Francesco Maurichi (Presicce, 1858 – ivi, 1944)6, Girolamo Sirte (Presicce, 1884 – ivi, 1982)7 e, dulcis in fundo, Adolfo Corciulo.

Adolfo Maria Gaetano Salvatore Corciulo nacque a Salve il 18 settembre 1918. Arruolatosi nella Marina Militare Italiana raggiunse il grado di Maresciallo.

Nel 1945 si trasferì a Brindisi, forse per perfezionare lo studio della musica e successivamente a Bocchialiero (CS) per ragioni di servizio.

Il 28 ottobre 1950 ritornò a Salve.

Il 2 gennaio 1952 venne a Tricase per organizzare e dirigere la Banda Comunale che si componeva di circa 60 elementi. Sembra che quando il Maestro Corciulo giunse a Tricase era ancora in servizio.

Nel novembre del 1953 ritornò di nuovo al paese natìo, ma nel 1954 risultava a Presicce e nel 1955 a Casarano, forse proprio per questa sua passione per la musica.

Agli inizi degli anni ottanta fece ritorno a Salve, dove morì il 10 ottobre 1986.

Avendo incontrato non poche difficoltà nel reperire documenti e fonti scritte, per avere maggiori notizie sul salvese Corciulo, mi sono rivolto al sig. Rocco De Marco, musicante in pensione e componente della Banda, presente in Tricase dal 1952 al 1954 e diretta, come abbiamo detto in precedenza, dal Maestro Corciulo. Il sig. Rocco De Marco8, residente a Tricase, via G. Pasquali, con molta disponibilità, mi ha raccontato che nel 1952 (egli aveva appena 14 anni) imparò a suonare la tromba in Si bemolle con il Maestro Adolfo Corciulo di Salve che svolgeva la professione di Maresciallo di Marina.

La Scuola di Musica, in quell’anno, si trovava nell’attuale via Vito Raeli9, nei locali che sono occupati attualmente dal Circolo Contadino Endars – ACLI ed era necessario frequentare la scuola tutte le sere. I locali dove si concertava e si facevano le prove – continua Rocco De Marco – erano nell’attuale via Manzoni, vicino alla Scuola Elementare di via R. Caputo, poi in piazza G. Pisanelli (nella casa di Dell’Abate) e successivamente in via L. Cadorna (di fronte alla casa del Brigadiere Citto).

La Banda era composta da circa una sessantina di elementi, durò in vita un paio di anni, dal 1952 al 1954 ed era dell’Amministrazione Comunale di Tricase. Ricordo anche – racconta ancora De Marco – che ci chiamavano la Banda dei Papaveri, perché suonavamo spesso la canzone dei papaveri che allora era molto in voga.

Rocco De Marco si è pensionato nel 1996 ed ha suonato la tromba in Si bemolle per oltre 45 anni. Ha fatto parte di numerosi Concerti Bandistici presenti in Puglia ed in altre regioni d’Italia (in particolare l’Abruzzo e la Basilicata)10.

Non mi sembra giusto concludere queste brevi notizie sul Maestro Adolfo Corciulo senza ricordare, prima a me stesso e poi agli altri, che la Banda è stata, per intere generazioni, il mezzo più popolare di diffusione della musica ed ha avuto, come è noto, una propria letteratura ricca per quantità e qualità. La Banda è stata in grado di divulgare capolavori musicali, di ogni genere, di ogni tempo, e di ogni Nazione che possono, ovviamente, essere trascritti per un complesso di strumenti a fiato.

Non è giusto dimenticare nemmeno che nel XIX secolo e per una parte del secolo scorso non c’era la corrente elettrica e di conseguenza non c’erano radio, giradischi, registratori, televisori, cassette, CD, ecc., ecc. e l’unico mezzo per sentire la musica era ascoltarla dal vivo e così, quando suonava la Banda, in paese era davvero un avvenimento, una festa grande e la gente accorreva numerosa e gremiva la piazza principale per sentire suonare la Banda11.

La musica suonata dalla Banda, come ebbe modo di scrivere il prof. Donato Valli, già Rettore dell’Università degli Studi di Lecce e Preside della Facoltà di Lettere dell’Ateneo Salentino,

è musica popolare nel senso più nobile del termine non perché sia stata scritta dal popolo, ma perché il popolo se ne è appropriato come di un fatto suo, perché canta l’anima, le passioni, le speranze del popolo 12.

Per quanti volessero approfondire la conoscenza sulla storia della Banda di Tricase si consiglia il volume: Francesco Accogli, I Concerti Bandistici Tricasini (1873 -1954), Galatina, TorGraf, 1997, disponibile presso la Libreria dell’Iride, Piazza Principessa Antonietta, Tricase.

 

NOTE

1   Cfr.: ACCOGLI, Francesco, I Concerti Bandistici Tricasini (1873 – 1954), Galatina, TorGraf, 1997. In questo volume, pubblicato in occasione del XV° Raduno Bandistico del Salento, svoltosi in Tricase dal 17 al 19 luglio 1997, ho ricostruito più di ottant’anni di storia dei benemeriti ed apprezzati Complessi Bandistici Tricasini, con lo scopo di offrire una prima ricerca documentata ed organica su di essi e, al tempo stesso, mettere in evidenza gli impegni e i sacrifici delle diverse Amministrazioni Comunali di Tricase, la costanza dei celebri Maestri o Direttori, la passione dei leggendari Musicanti o Bandisti e di quant’altri hanno contribuito, con il loro duro lavoro e con la loro continua presenza, a far nascere e mantenere in vita, nella comunità tricasina, una Scuola di Musica per Banda ed un amato e seguito Concerto Bandistico.

2      ACCOGLI, Francesco, op. cit., p. 62.

3  Le premiazioni e gli attestati furono molteplici: ricordiamo che nel 1875, girando per la provincia di Lecce, la Banda Tricasina aveva saputo acquistarsi una vera reputazione di bravura e di ammirazione, riscuotendo applausi ed onori. Un lusinghiero successo ebbe persino nella città di Bari in occasione della festa in onore a S. Nicola nel 1878. Analogo successo riscosse negli anni 1895 e 1896, così come riportato dal “Corriere Meridionale” e da “La Provincia di Lecce”, periodici pubblicati nella città di Lecce. Anche negli anni successivi, come documentato dalle cronache giornalistiche, i Concerti Bandistici Tricasini riscossero ancora successi.

4  Il prof. Carlo Minoli, prima di giungere a Tricase, era Caporale Musicante (Sotto Capo Musico) nel 6° Reggimento Fanteria di Torino. Venne nominato Capo Musico (Direttore) della Compagnia Musicale Comunale, su proposta della Commissione Musicale Comunale e poi dal Consiglio Comunale di Tricase con deliberazione del 28 maggio 1873. Giunse a Tricase, insieme al Sig. Virgilio, Capo Musico dell’Ospizio Garibaldi di Lecce, nei primi giorni di aprile del 1873. Carlo Minoli fu anche un discreto compositore: “Adele – Mazurka per pianoForte”, “Mazurka per piano-Forte”, “Vituccia – Polka per piano-Forte”, “Dolores Valzer” e “Tarantella Paesana”. L’Amministrazione Comunale di Tricase, il 18 novembre 2001, ha dedicato una serata al musicista Carlo Minoli, direttore della prima banda musicale tricasina dal 1873 al 1889. Per ulteriori informazioni vedi: DE BLASI, Sergio, Carlo Minoli. L’Uomo, il Musicista, in “Nuove Opinioni”, Tricase, A. XXIV, n. 11 (181), 29 novembre 2001, p. 8 e BELLO, Maria Grazia, Minoli Day, in “Nuove Opinioni”, Tricase, A. XXIV, n. 11 (181), 29 novembre 2001, p. 9.

5  Luigi Scorrano, clarinettista, compositore e teorico, in data 6 maggio 1892 venne nominato Capo Musico per cinque anni dal Consiglio Comunale di Tricase. Dal 1892 sino al 18 novembre 1896 il prof. Luigi Scorrano diresse con straordinaria maestria il Concerto Musicale Tricasino, conseguendo continui successi. I giornali dell’epoca parlavano con frequenza dei premi ricevuti e dell’impegno profuso dal Maestro Scorrano come direttore della Banda di Tricase. Fra tutti i riconoscimenti ricevuti ricordo solo la gara delle Bande Municipali a Lecce, in occasione dell’erezione del monumento all’illustre patriota Giuseppe Libertini, dove la Banda di Tricase venne premiata. Per ulteriori informazioni cfr.: ACCOGLI, Francesco, op. cit., pp. 58-59.

6   Francesco Maurichi, Direttore della Scuola Concerto Musicale di Tricase negli anni 1916 – 1917, come è precisato nella Deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 31 luglio 1916. Il Maestro Maurichi fu anche compositore.

7   Girolamo Sirte, Direttore della Banda Musicale Comunale di Tricase nel 1937. I musicanti e i cittadini di Tricase lo chiamavano affettuosamente “Mesciu Cilormu” ed alcuni di essi ancora ricordano il suo impegno e la sua costanza nel dirigere la Banda locale.

8   Sul musicante Rocco De Marco cfr.: ACCOGLI, Francesco, op. cit. pp. 52 – 53 e p. 67. Poi ancora: ACCOGLI, Francesco, Speciale Raduno Bandistico del Salento, in “Siamo la Chiesa”, Tricase, A. XVII, mag. – ago. 1989, pp. 39 – 62 e ACCOGLI, Francesco, Appunti sul Raduno, Galatina, TorGraf, 1996.

9   Vito Raeli (Tricase, 1880 – ivi, 1970), avvocato, fu musicologo e musicografo di notevole spessore. Per ulteriori informazioni cfr.: ACCOGLI, Francesco (A cura di), Vito Raeli. Maestri Compositori Pugliesi e altri scritti di musicologia pugliese, Sezione di Tricase della Società di Storia Patria per la Puglia, Miggiano, Grafiche Salentine, 1990 e CAVALLERA, Hervé A., Tricase e la musica. Tradizione bandistica e omaggio a Vito Raeli e a Luigi Ratiglia, Tricase, Tipo-Lito “G. Piri”, 1981. Su Luigi Amedeo Ratiglia (Tricase, 1888 – Parma, 1935), cfr.: ACCOGLI, Francesco, Luigi Ratiglia: il mago del contrabbasso, in “Nuove Opinioni”, Tricase, A. XII, 17 nov. 1988, nn. 101 – 102, p. 3 e DE BLASI, Sergio, Luigi Ratiglia. L’esperienza umana ed artistica del musicista salentino, Galatina, Congedo Editore, 1995.

10   Ulteriori notizie sul musicante Rocco De Marco possono essere rintracciate nell’articolo Minoli Day, dove, fra l’altro, c’è scritto: “Altro momento significativo è stata la consegna, da parte del Sindaco (Ing. Antonio G. Coppola, ndr), di una targa al musicista Rocco De Marco per la sua lunga permanenza in bande salentine, nonché nell’ultima banda tricasina scioltasi nel 1954”

11  A questo proposito cfr.: SORRENTI, Pasquale, I Musicisti di Puglia, Bari, Laterza & Polo Editori, 1966; D’ANDREA, Renzo, Vita musicale a Lecce e nel Salento dal III secolo a. C. ai giorni nostri, Fasano, Schena Editore, 1985; TRAGNI, Bianca, I Nomadi del Pentagramma. Le bande musicali in Puglia, Giovinazzo, Edizioni Libreria Peucetia, 1985 e TORSELLO, Sergio, L’eroica bacchetta. Paolo Falcicchio (1879 – 1963), Alessano, Idearte, 1999.

12     VALLI, Donato, Non solo musica e folklore. Quegli ottoni hanno un messaggio, in “Nuove Opinioni”, Tricase, A. IV, 31 lug. 1980, nn. 39 – 40, p. 3 e soprattutto Raduno Bandistico. L’anima “popolare” della banda, in “Nuove Opinioni”, Tricase, A. VII, 13 ago. 1983, n. 67, p. 3.

Francesco Accogli


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