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L’alba dei popoli ad Otranto: capodanno 2012

La notte del 31 dicembre, per mantenere lo spirito della rassegna Alba dei Popoli, al Faro di Palascia, uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio, dove l’alba da sempre raccoglie luci, profumi e suoni, ci sarà un intrattenimento musicale in armonia con la sobrietà del posto.
E’ uno spettacolo multimediale che intende proiettare un ponte di conoscenza e di amicizia sulle culture mediterranee, fiorite nel corso dei secoli sulle sue sponde, a partire dal Salento. La spettacolo prevede anche la proiezione di immagini suggestive del territorio idruntino con l’intento di sensibilizzare operatori e cittadini ad un maggiore rispetto della natura e del nostro patrimonio ambientale.
L’evento è organizzato da Legambiente Circolo di Otranto, in collaborazione con il prof. Paolo Rausa e il Comune di Otranto.
Si suggerisce a tutti di portare thermos con caffé o the, dolci, torce e coperte.
Faro Palascia ore 05.00

SGUARDI SUL MEDITERRANEO

Miti Leggende Storie

Scritto e diretto da Paolo Rausa

Selezione e montaggio video Ornella Bongiorni

Musiche P40, Voci Lucia Minutello e Raffaella Liccardi

Lettori: Rosaria Pasca, Lucia Minutello, Paolo Rausa, Vito Luceri, Giuseppe Caccamo, Enza Testa, Lara Savoia e Marco Laggetta

“Sguardi sul MEDITERRANEO” Miti Leggende Storie è uno spettacolo multimediale, che intende gettare un ponte di conoscenza e di amicizia sulle culture mediterranee, fiorite nel corso dei secoli sulle sue sponde, a partire dal Salento. Da questa estrema propaggine dell’Italia la visione si allunga sulla sponda balcanico-danubiana, per soffermarsi su quella medio-orientale e volgersi infine su quella maghrebina attraverso la lettura di testi letterari degli autori più significativi di queste civiltà. Nel corso della recitazione saranno proiettati dei video che accompagnano i brani letti, tratti per lo più da film o da vari repertori disponibili.
Il viaggio nel Mediterraneo inizia dai primi viaggi raccontati nei miti e nelle leggende (dalle Metamorfosi di Ovidio alle Mille e una notte) e rappresentati nelle forme teatrali della Grecia antica (La Medea di Euripide): il primo contatto immaginato degli eroi greci, insieme alle peregrinazioni dell’itacense Ulisse, fra l’occidente e l’estremo lembo del Mediterraneo, il Mar Nero, la mitica Colchide, che solcarono il Mediterraneo alla ricerca del Vello d’oro. Nel corso dello spettacolo, la parola cede più volte il passo alle musiche, popolari e liriche, espresse nei suoni e nei ritmi tipici delle culture mediterranee.

Merci, persone e culture hanno viaggiato da una parte all’altra delle sue sponde, a volte con propositi pacifici e scopi commerciali, a volte con intenzioni ostili tras/portate al seguito di eserciti e flotte militari. Molte civiltà hanno solcato le sue acque… dalla greca alla fenicia, dalla etrusca alla romana, dalle repubbliche marinare, il Leone di San Marco, ai vessilli turchi, ecc. In questo mare ignoto, i cui limiti di sicurezza erano fissati alle Colonne d’Ercole (lo Stretto di Gibilterra), sono fioriti miti e leggende fantastiche, viaggi avventurosi e pieni di pericoli, rischiosi e affascinanti. Il viaggio di Giasone e degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro ha degli esiti tragici rappresentati nella tragedia “Medea” di Euripide, ma il grande avventuriero di questo mare resta l’astuto Ulisse, l’uomo dal multiforme ingegno, che è sospinto dalla sete di conoscenza da una parte all’altra delle sue sponde.

Le letture iniziano con il mito di Medea, scritto da Euripide, e con quello di Perseo raccontato da Ovidio. Seguono poi i racconti fantastici de “Le Mille e una notte” con i quali Sherazade salva la sua vita e piega il potere tirannico del visir, gli autori salentini o che hanno scritto del Salento (i poeti Vittorio Bodini, Girolamo Comi e la giovane Maria Pia Romano, gli scrittori di romanzi, Maria Corti e Roberto Cotroneo), il poeta greco Costantino Cavafis, lo storico francese Fernand Braudel, il germanista Claudio Magris, il bosniaco Ivo Andrić, il danubiano Elias Canetti, il viaggio musicale dei gitani descritto da Alain Weber, gli scrittori e poeti della sponda maghrebina del Mediterraneo, Tahar Ben Jelloun, Mohammed Bennis ed Edouard al-Kharrat, lo scrittore israeliano David Grossman e il Mediterraneo di Orhan Pamuk, visto dalla sponda turca con il suo Istanbul, infine due personaggi, infaticabili costruttori di pace e di ponti, Alexander Langer e Vittorio Arrigoni, figure a loro modo eroiche e tragiche: il primo si è tolto la vita per il peso di non essere riuscito a far prevalere il dialogo alla guerra nell’area dell’ex Jugoslavia, mentre l’altro è stato recentemente ucciso dai terroristi islamici in Palestina.
Tutte le letture saranno accompagnate dalla proiezione di video per illustrare il testo letterario e la vita dello scrittore/poeta.
Oltre alle letture e ai video, un ruolo importante avranno le musiche interpretate da P40.
La voce melodiosa che intonerà canzoni mediterranee sarà quella di Lucia Minutello, mentre il soprano lirico Raffaella Liccardi ci riporterà alla lirica del grande soprano leccese Tito Schipa, il cosiddetto usignolo d’Italia.

I testi sono tratti da: Euripide (Medea), Ovidio (Metamorfosi), Costantino Kavafis (Albatross), Fernand Braudel (Il Mediterraneo, lo spazio e la storia – gli uomini e la tradizione), Le Mille e una notte, Alain Weber (Viaggio musicale dei gitani), Maria Pia Romano (La settima stella), Vittorio Bodini (Dopo la luna 1952-1955), Maria Corti (L’ora di tutti), Roberto Cotroneo (Otranto), Girolamo Comi (Spirito d’armonia), Ivo Andrić (Il ponte sulla Drina), Elias Canetti (La provincia dell’uomo), Alexander Langer (Il viaggiatore leggero Scritti 1961-1995), Claudio Magris (Microcosmi), Tahar Ben Jelloun (Il mio Marocco), Mohammed Bennis (Il Mediterraneo e la parola), Edouard al-Kharrat (Il mio Mediterraneo), David Grossman (Vedi alla voce: amore), Vittorio Arrigoni (Cessate il fuoco, Gaza City 20 gennaio 2011), Orhan Pamuk (Istanbul).

Info: Associazione Regionale Pugliesi di Milano, via Pietro Calvi 29, 20129 Milano, www.arpugliesi.com, arpugliesi@tiscali.it, tel./fax 02/70005981, cell. 347/4024651;
Legambiente Otranto, via A. Primaldo 84, 73028 Otranto, tel./fax 0836/806174, cell. 328/ 3871310, e-mail: f.miggiano@legambienteotranto.it;
Comune Otranto, via Basilica 10, tel. 0836/806212, www.comune.otranto.le.it/.

Paolo Rausa è salentino di nascita e in fondo lo è rimasto, anche se vive in provincia di Milano. Antichista (laureato in lettere classiche all’Università Statale di Milano e docente in storia e letteratura antica) e ambientalista (amministratore pubblico e forestale), è fondatore e Presidente dell’Associazione per la salvaguardia e la valorizzazione di Viboldone, un borgo agricolo situato nel Parco Agricolo Sud Milano con annessa abbazia degli Umiliati del XII secolo, che rischia il degrado per l’abbandono ed è in attesa della realizzazione di un piano di recupero. Ha pubblicato insieme a Legambiente e all’Istituto di Ingegneria Agraria della Facoltà di Agraria di Milano il saggio “Beni culturali, agricoltura e territorio” e ha curato la ripubblicazione di due raccolte di poesie scritte nel dialetto salentino di Poggiardo dal padre Fernando con il titolo “Terra mara e nicchiarica” (Terra amara e desolata) e “L’umbra de la sira” (L’ombra della sera). Ha scritto e diretto gli spettacoli rappresentati in vari luoghi significativi: “Natura e cultura nel mondo romano: la parola agli autori latini”, “L’idea di Italia nella letteratura: da Dante a Pasolini” e questo “Sguardi sul Mediterraneo – Miti Leggende storie”. Infine ha curato, pochi mesi fa, la pubblicazione della raccolta di poesie ”Mendicante di sogni” di Sergio Nigretti, conosciuto nel carcere di Bollate lo scorso anno durante la rappresentazione di “Natura e cultura nel mondo romano”, nel quale egli interpretava, recitandolo a memoria, il filosofo Seneca.
Info: paolo.rausa@gmail.com, cell. 334/3774168.


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