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Santa Maria della Specchiulla, Scorrano

Scorrano, parco dei Paduli, contrada Specchiulla. Un toponimo che si riflette nel nome ricordato ormai da pochi pastori e contadini della zona che qui un tempo avevano una chiesetta, quella di Santa Maria della Specchiulla. Oggi completamente abbandonata e dimenticata, con un minimo di rinforzo architettonico per cercare di rimandare l’inevitabile crollo alla quale sembra destinata, rivive in parte i fasti del passato nei ricordi di un pastore che dopo aver abbandonato un mestiere cittadino ha scelto di dedicarsi ad una vita pastorale.

Dentro non c’è più niente, hanno portato via tutto. L’avevano anche riaperta una volta dopo la chiusura, ma poi l’hanno murata di nuovo”. Riassume così in poche parole il destino di questo piccolo edificio seicentesco mentre lo guarda con un po’ di malinconia. “Qui un tempo si faceva pure una fiera tutto intorno, piena di bancarelle e di gente, credo fosse il giorno di Pasquetta. Tutti venivano qui e mangiavano quello che era avanzato dai festeggiamenti. A pomeriggio facevamo anche la cuccagna!

 

Santa Maria della Specchiulla, Scorrano

Santa Maria della Specchiulla, Scorrano

Una comunità rurale non ancora investita dagli standard canonici di una vita di città che si ritrovava per festeggiare intorno a quell’edificio del XVII sec. nascosto alla strada, al quale un tempo di accedeva da un lungo corridoio costeggiato da muretti a secco oggi in parte invaso da alberi di fico. Un campanile semplice ma elegante con stipiti decorati a bugne, il tetto spiovente e l’abbozzo di una finestra circolare sopra l’unica porta di ingresso sono gli unici indizi che svelano il suo passato. Nessuna notizia della tela ottocentesca della Madonna della Specchiulla con bambino, realizzata per coprire un affresco deteriorato e più antico di un’altra Madonna con Bambino, incassata nella cornice a stucco di un altare anch’esso scomparso negli anni ’80. Nessuna campana scandisce le ore della giornata, nessun pavimento ad accogliere il passo del credente, distrutto per scavi assurdi in cerca di fantomatici tesori dopo che nei terreni circostanti si rinvennero enormi granai. “Qui dicono che c’erano i monaci. Tutti scavavano ma nessuno ha mai trovato niente”, aggiunge la nostra guida improvvisata, “Una famiglia tedesca aveva anche proposto di comprare la chiesa ma i proprietari si sono rifiutati”.

Tutti gli occhi erano puntati su una chiesa che divenne il centro di interessi che esulavano il comune ritrovo religioso. L’interdizione al culto e le successive speculazioni, i danni strutturali che andavano via via a sommarsi nel tempo senza nessuna possibilità o volontà di intervenire e  la necessaria soppressione della festa bastarono a spingere i proprietari del fondo a murarla per sempre intorno agli anni ’90.

Ma per quanto ci si sforzi di obliare il passato questo tornerà sempre, a volte con prepotenza, a volto dopo una lunga a paziente attesa. Non tarderà a destarsi dal suo lungo sonno nemmeno in questa zona, ricca di antiche testimonianze antropiche che rivelano la presenza di un imponente “asse viario” proprio lì, a pochi metri dalla chiesa. Numerosi solchi di carraie emergono dalla terra rossa e lasciano intuire delle direzioni, degli svincoli che si rincorrono per diversi metri.

Carraie Scorrano

Carraie nelle immediate vicinanze della Chiesa d Santa Maria della Specchiulla

Qui c’era tanta vita un tempo, ma io riuscirò a farla riaprire e a ripristinare la festa antica”. Con questa speranza nel cuore e negli occhi di quest’uomo che non ha smesso per un attimo di fissare quell’edificio decadente, salutiamo il nostro cicerone trovato lì per caso, gli auguriamo ogni bene e lo ringraziamo per aver condiviso con noi i suoi preziosi ricordi.

Marco Piccinni


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