«Noi ragazzi eravamo spettatori di un film, vissuto come su un set, la cui regia era la guerra…».
Erano educati, sempre ordinati e puliti, molto religiosi, socializzavano con la gente del paese, scherzavano con i bambini, la sera spesso facevano visita alle famiglie.
La presenza dei Polacchi a Marittima di Diso a partire dal 1944 è testimoniata dal generale dell’Esercito Nicola Russi (laurea in Scienze Strategiche al Politecnico di Torino), figlio di un insegnante elementare, piccola borghesia terriera, che all’epoca era un bambino e ha affidato i ricordi a un saggio agile e ben documentato, supportato da un apparato iconografico inedito e a tratti emozionante, scritto a quattro mani via mail durante il lockdown con la storica Cristina Martinelli, titolo: “Da Montecassino a Marittima. Di muli e orsi, epico e mitico” (Edizioni Esperidi, Monteroni di Lecce 2020, pp. 90, euro 13,00).
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