MONTESARDO (LE) – La famiglia Cazzato e il Cuore di Gesù: un legame solido e una devozione antica, che affonda le radici nella notte dei tempi. Precisamente dal secolo scorso, quando, nella prima guerra mondiale (1915-1918), Ippazio Cazzato da Montesardo perse il figlio Francesco sul campo di battaglia, a Monte San Michele: era il 16 giugno del 1916, gli austriaci per la prima volta usarono i gas tossici, i morti italiani furono 6mila, 4mila tra feriti e dispersi. Francesco aveva vent’anni e fu riconosciuto dal padre. Che spesso raccontava: “Il Piave era di colore rosso per i tanti soldati italiani morti…”. Si ignora dove poi fu sepolto, almeno i Cazzato non lo sanno. Per devozione e in memoria dello sfortunato ragazzo, fu fatta la statua.
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