Certo che la Storia, e la vita, offrono strane coincidenze, sciarade inspiegabili, snodi che offrono motive di profonde riflessioni. Nei giorni dell’irrazionalità suicida, in cui dei folli dichiarano guerra al vino italiano (perchè non alla loro birra?) dicendo che è dannoso, in cui si loda la farina di grilli, e la si mette sugli scaffali dei centri commerciali, e si tessono peana alla carne sintetica (il tutto con l’alibi del consumo di energia, tutto da dimostrare), e di altro rubbish, esce un libro prezioso, che dà voce al popolo, alla sua antica cultura e arte del cibo, del procurarselo, del cercarselo lontano da casa, gli infiniti modi di prepararlo, servirlo ai propri cari, vivendo la convivialità a tavola a tv spenta per consentire il passaggio della menoria e dei suoi mondi, di valori immortali, non relativizzabili.
Lascia un commento
Tempo di lettura: 3 minuti