Sono numerosi gli uomini e le donne che si sono distinti per la loro ferrea fede ed i loro prodigi nel Salento, per ricordarne alcuni possiamo citare i martiri di Otranto, i fratelli Alfo, Filadelfo e Cirino di Vaste, Suor Chiara di Seclì e Giuseppe Da Copertino. Quest’ultimo è nato in una stalletta a Copertino da Felice Desa e Franceschina Panaca il 17 giugno 1603. La famiglia di Giuseppe non era povera, ma la troppa generosità del padre nel farsi garante di molti debiti altrui lo costrinse a fuggire con la moglie incinta, dopo aver perso casa e lavoro, da chiesa in chiesa in modo da poter trovar rifugio dai creditori. Si ritrovarono infine in una stalla povera, coi muri a secco anneriti, tetto spiovente fatto di canne e travi in legno, col pavimento in terra battuta, dove il bambino venne partorito. Oggi la stalletta presenta ancora il suo aspetto originario. Al posto dell’antica mangiatoia regna un altare, sul quale, incastonato in un tronco d’ulivo, vi è il cuore del Santo, donato ai copertinesi dagli osimani nel 1953.
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