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Novoli

I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Novoli

Il rogo dei tralci di vite (sarmente) per la Focara di Novoli

Tempo di lettura: 5 minuti

di Antonio Bruno *

«La Focara di Sant’Antonio», che si svolge ogni anno a Novoli del Salento leccese dal 16 al 18 gennaio, registra dalle 80 alle 100mila presenze. In particolare nella tre giorni novolese del 2008 il flusso stimato delle presenze è stato di 80mila, nel 2009 di 100mila e nel 2010 di 95mila. Il dato del 2010 è stato più alto perché la festa si è svolta nel weekend, la stessa cosa è quindi prevedibile che accadrà quest’anno. Per non farci mancare nulla, Domenica 16 gennaio 2010, in piazza Tipo Schipa, dopo l’accensione della Focara, ci sarà il gruppo musicale milanese di «Elio e le Storie Tese». Il Sindaco di Novoli Vetrugno ha dichiarato: «Il gran falò che illumina la notte novolese è il segno d’identità di un popolo e di un territorio. Il percorso religioso da cui siamo partiti si è trasformato in un percorso turistico d’eccellenza particolarmente pregiato perché destagionalizzato e legato alla qualità del territorio e dei suoi prodotti. Il pellegrino, devoto al Santo, diventa il turista dell’enogastronomia e della cultura popolare». Ma è così che stanno davvero le cose?

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La Focara di Novoli e il culto di Sant’Antonio Abate

Tempo di lettura: 4 minuti

Sant’Antonio Abate, patrono di Novoli e protettore degli animali di stalla e da cortile, rappresentato iconograficamente con accanto un porcellino e con in mano un bastone con un campanello utilizzato per richiamare gli animali, è il santo intorno al quale si “accendono” importanti riti e festeggiamenti nel freddo gennaio, precisamente dai giorni che vanno dal 7 al 18. I giorni sicuramente resi più celebri però, sono quelli dell’accensione della grande focara, un falò di dimensioni maestose, 20 metri di altezza per 25 di diametro, che sta cercando da qualche anno di entrare a far parte della lista dei beni immateriali e intangibili dell’UNESCO.

I festeggiamenti del Santo presso il comune salentino iniziano dal lontano 1664 su concessione del vescovo Luigi Pappacoda che dichiarò Sant’Antonio Abate protettore di Novoli, accogliendo le richieste dell’Università e del clero.

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