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Il ritrovamento del quadro della Madonna Serra di Tricase

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Narra la leggenda che un giorno una terribile procella si abbattè sulle spiagge del Salento; molte barche furono travolte, e non pochi furono i danni apportati alla campagna.

Durante l’infuriare della tempesta due marinai sbattuti in una barchetta, piangevano vedendo prossima la morte, e pregavano Dio di liberarli. Ad un tratto scorsero sulle agitate onde un pezzo di legno, che portava dipinto il volto della Vergine; dopo molti sforzi riuscirono ad afferrarlo, e appena lo misero a bordo, la burrasca si calmò. Essi compresero che si trattava di un quadro miracoloso e lo adorarono con somma devozione.

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Prepariamo la salsa di pomodoro (‘a cunserva)

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Molti di voi saranno sicuramente abituati ad acquistare la salsa di pomodoro direttamente presso il proprio supermercato di fiducia, una prassi ormai del tutto normale nella quotidineità generale. Per la maggior parte delle famiglie salentine però, entrare in possesso di alcune bottiglie di salsa si trasforma delle volte in vere e proprie “missioni” che coinvolgono molte persone: qui la salsa non si compra, la si produce!

La preparazione delle salsa di pomodoro, o della cunserva così come viene chiamata, segue un rituale molto antico anche se ormai cambiato nelle modalità e nelle forme, che ha conivolto, generazione dopo generazione, migliaia di individui che traevano dalla natura il totale sostentamento per se stessi e per la propria famiglia.

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Adolfo Corciulo, direttore dell’ultima banda comunale di Tricase

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Nel 1954 a Tricase, dopo oltre ottant’anni, veniva sciolta la banda comunale1. Il Direttore o Capo Musico, come allora si usava chiamare il Maestro, era Adolfo Corciulo2 di Salve in provincia di Lecce. Adolfo Corciulo fu perciò il Maestro dell’ultimo Concerto Bandistico Tricasino che, nato nel 1952, terminava la sua breve esistenza nel 1954.

E’ necessario ricordare che Tricase ha una lunga e suggestiva tradizione musicale bandistica. La prima Compagnia Musicale Comunale nacque nel 1873, pochi anni dopo l’Unità d’Italia, e si sciolse nel 1889. Ricostituita poi il 16 novembre 1891 durò sino al 1900. Da questa data sino al 1954, con enormi sacrifici e con qualche parentesi di assenza, in particolare durante i due noti conflitti mondiali del secolo scorso, la Banda Musicale di Tricase è stata sempre attiva ed ha ricevuto lusinghieri riconoscimenti e lodevoli attestati3.

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Il Castello Aragonese a Otranto

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Molte delle fortificazioni oggi presenti ad Otranto sono nate dopo i numerosi scontri che hanno visto protagonista la città contro le popolazioni ottomane. Il più tragico avvenne nel 1480, nel quale migliaia di persone persero la vita e numerosi monumenti vennero distrutti.

Tra le “nuove fortificazioni” annoveriamo il castello di Otranto, ampliamente conosciuto in tutto il mondo per il romanzo gotico di Walpole, scritto nel 1764 ed intitolato The Castle of Otranto.

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Mpatulati e Pignatari

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Mpatulati e Pignatari sono i due simpatici soprannomi con i quali sono conosciuti gli abitanti di Cutrofiano. A dispetto di molti altri paesi salentini, questo soprannome è di tutto rispetto in quanto rispecchia e perpetua le antiche ogini artigiane che hanno contrassegnato queste ridente paesino.

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La Quercia Vallonea dei cento cavalieri

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La Quercia Vallonea di Tricase non è soltanto un monumento alboreo che conta ormai più di settecento anni di età (contrariamente a quanto afferma l’erroneo cartello turistico che assegna all’albero un paio di secoli in più), ma è stato per moltissime decadi il centro dell’attività lavorativa dei tricasini e di alcuni dei paesini limitrofi.

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Il Canale del Rio

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Il termine “rio” deriva dallo spagnolo “rios”, utilizzato per indicare estuari profondi in dirupi rocciosi, stretti fiordi.

Così come dice la parola stessa il canale del Rio di Tricase è un insenatura naturale le cui pareti cadono quasi a strapiombo sul mare, fornendo l’habitat naturale alla nidificazione delle taccole (le ciole). Si trova lungo la litoranea che dalla serra giunge a Tricase Porto, lungo una stradina secondaria.

Da sempre è stata ambita meta di turisti italiani e stranieri, affascinati dallo stupendo panorama che la natura ha da offrire in questi anfratti.

La magnificienza del luogo ha dato adito nel corso dei secoli ad un congruo numero di leggende che vede come protagonisti i diavoli e i principi di Tricase…

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Suor Chiara, la mistica di Seclì

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Suor Chiara nacque a Seclì il 14 Marzo del 1618, dal duca Francesco D’Amato e dalla marchesa Caterina D’Acugno con il nome di Isabella.

Isabella crebbe nel suo palazzo con dei maestri d’eccezione, frati minori del locale convento di Sant’Antonio, i quali le raccontarono le eroiche vicende dei martiri francescani. Furono probabilmente questi racconti che spinsero la bambina, già nota per la sua dolcezza e bontà ad optare per una vita religiosa: a soli dieci anni, nonostante un’iniziale retrosia del padre, scelse di prendere i voti, evento che si concretizzò dodici anni più tardi, il 10 Agosto del 1648, con il nome di Suor Chiara, lo stesso nome della Santa a cui era dedicato il monastero neretino che segnò la sua permanenza fino alla morte, uno dei più antichi dell’ordine, fondato a soli 3 anni dalla morte della sua istitutrice.

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I laghi Alimini

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I laghi Alimini rappresentano un paesaggio sicuramente molto suggestivo che si presenta agli occhi dell’osservatore che si discosta da Otranto spostandosi verso nord, in direzione di Torre dell’Orso.

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