Salta al contenuto

Il villaggio rupestre di Ugento

Tempo di lettura: 2 minuti

Polifemo scruta con il suo enorme occhio ormai vuoto e cieco il cielo di Ozan.  Ricorda ogni giorno l’affronto subito da quel tizio, “Nessuno” si chiamava. Colui che scatenò l’ira degli dei inimicandosi la “buona sorte” e firmando la peggiore delle sceneggiature per il suo viaggio di ritorno a Itaca, dopo le battute finali della guerra di Troia.

Il ciclope se ne stà li, silente. Non ha più la voglia e l’età di fare lo spaccone. Solo le acque, infinite e incorporee protuberanze degli arti del padre, Nettuno, gli fanno ancora compagnia e gli concedono di tanto in tanto una carezza, un gesto d’affetto al quale nemmeno le divinità e gli esseri superiori possono rinunciare.

Lascia un commento

L’abbazia di San Nicola di Macugno, Neviano

Tempo di lettura: 2 minuti

“Luogo sinistro era quello…da una grotta deformi figure attendevano impazienti il tramonto per poter uscire da quella fredda e umile dimora, desiderosi di seminare il terrore in uomini e bestie. Troppo grande era il rancore nei confronti di quel genere umano sempre più incline alla fede e alla ricerca di una protezione divina.  Erigevano luoghi di culto, sempre di più. Ma era giunto il momento di dire basta! Così, una notte, quegli strani esseri decisero di intervenire e porre finalmente un freno a quella sdolcinata esistenza terrena. Bisognava che gli uomini cominciassero a provare la paura, il terrore. Colpirono quel luogo, quell’abbazia che non venne mai completata. La distrussero e nelle sue fondamenta si stabilirono definitivamente.” L’Abbazia di San Nicola di Macugno divenne così, La “Masseria de lu diaulu”.

Lascia un commento

Lucugnano e il suo territorio, Centro Culturale Ricreativo Sportivo Lucugnanese

Tempo di lettura: 2 minuti

Sulla via dei pellegrini, nel paese dei vasai.

L’autore, con cura e passione, passa in rassegna le attrazioni e i monumenti del paese natio e dei dintorni, fino alla chiesetta di Sant’Eufemia a Specchia.

Accompagna sapientemente il lettore nella descrizione puntuale dei palazzi (Capece e Comi), dei luoghi sacri ( Chiesa parrocchiale, Cappella dell’Addolorata, di Santa Croce, della Madonna delle Grazie, di san Giuseppe),senza trascurare  le località rurali (Santamaria, Matine, Campotomasi, Patri- Alfarano).

Lascia un commento