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Torre Pinta

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Dalla civiltà alla campagna e vice-versa, un indefinito e per certi versi enigmatico andirivieni in cerca di una forma di protezione e sicurezza il cui concetto cambia notevolmente nel corso dei secoli. Le  dimore luminose e spaziose delle città non sempre riuscivano ad offrire quel senso di tranquillità che invece infondevano delle cavità naturali o artificiali, scavate all’interno di canali obliati dalla vegetazione, in prossimità di rivoli o corsi d’acqua. È il fenomeno dei villaggi rupestri, abbondanti in tutto il Salento.

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Galeano, lo scrittore che amava il Salento

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Palazzo Lègari ad Alessano (Lecce) risale al 1536. E’ nel cuore della città vecchia, a due passi dal quartiere ebraico della Giudecca e della banca assorbita da un istituto di credito del Nord anni fa.
Lì qualche anno fa decisero di ospitare il grande scrittore uruguayano Eduardo Galeano, morto a Montevideo a 74 anni (vi era nato nel 1940). Lo accolsero nel salone al piano terra.

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Mentre a Lecce si discute sulla Xylella a Sagunto (Oria) si eradica

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Un convegno organizzato domenica pomeriggio all’Hotel Tiziano di Lecce per rispondere al dilemma: ‘Xylella: sradicare o curare?’. Il focus, come lo chiama l’organizzatrice Federica de Benedetto di Forza Italia Puglia, ha lo scopo di far incontrare ricerca e politica per la difesa del territorio salentino. Perché come riassume lei nell’introduzione: ‘La buona politica non sa solo litigare, ma si pone come obiettivo il bene comune della propria terra’. Le intenzioni sono nobili e ne è prova il fatto che sono stati invitati ad esprimere pensiero e linee di azione gli scienziati che in questi due anni hanno seguito l’evolversi del disseccamento dell’ulivo e politici di entrambi gli schieramenti.

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“Buongiorno Taranto” il film di Paolo Pisanelli ieri sera a Taviano (Le)

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Riconosco Paolo Pisanelli dal piglio e dalla sua posizione sempre in prima fila, quando si lotta per l’ambiente, per la salute, per la nostra sopravvivenza. Era in piazza S. Oronzo a Lecce la Domenica delle Palme, alla manifestazione per la difesa degli ulivi, simboli loro malgrado di un Salento che ha compreso la necessità di fare fronte comune contro un nemico subdolo e onnipresente, sui vari scenari,  dalle città alle campagne. In prima fila, accanto agli oratori, riprendeva i loro interventi, la foga con cui esprimevano l’amore per una terra del ri/morso che oggi si trova sotto attacco.

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