RACALE (Le) – “Pija jentu ca fusce / l’acqua te quannu chiove / pija ‘u focu ca scarfa i focaliri / pija munti e rubini / liàndri e viole / ‘ndori de rose e gelsumini…”.
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Racale
I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Racale
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RACALE (Le) – “Mio caro figlio propio ogi mimetto…”. La lettera (foto), destinazione Argentina, partì da Collepasso (Lecce), il 19 1964 (non si capisce il mese). Mittente: una contadina che al genero, che chiama figlio, chiede notizie sulla morte della figlia. L’ha trovata Marina Gabrieli, appassionata ricercatrice delle infinite facce del fenomeno migratorio (in particolare del turismo delle radici, sui cui sta intessendo un interscambio fra Italia e Argentina).
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