In quest’ultima domenica di Ottobre, il nostro itinerario domenicale prosegue lungo il litorale ionico e precisamente nella zona meridionale del territorio. Percorrendo le poco pronunciate valli e la bassa costiera, raggiungiamo il centro di Alliste, comprendente anche la frazione di Felline e le località marine di Capilungo e Posto Rosso. Anche sul terreno di questa piccola ed antica comunità, sono state rinvenute tracce di ataviche frequentazioni umane, come le “grotticelle del Ninfeo” risalenti al Paleolitico inferiore. In base ai numerosi ritrovamenti, pare che la suddetta area denominata “ninfeo”, venne frequentata sia durante il periodo Mesolitico che nell’età Neolitica.
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Intervista a Claudio Prima
Oggi, Martedì 19 Ottobre alle ore 21 presso il Teatro Paisiello di Lecce
Concerto di presentazione disco degli ADRIA
a cura di Francesco Accogli
Anche per l’annuale edizione dei festeggiamenti civili e religiosi in onore a San Nicola (Patara nella Licia intorno al 270 – Mira, 6 Dicembre tra il 345 e il 352),protettore di Tricase Porto, che si svolgeranno il 12 e 13 agosto, abbiamo cercato piccoliframmenti di storia cittadina, piacevoli noterelle di vita paesana che ci informano sumomenti ed avvenimenti del nostro passato storico. Queste simpatiche noterelle sono semplici curiosità di microstoria locale che, molto spesso, gli storici non prendono in considerazione, ma che per un piccolo borgo, come nel caso specifico la comunità di Tricase Porto, assumono un’importanza non secondaria contribuendo, ci auguriamo,alla conoscenza delle proprie “radici” e al piacere di saperne di più del nostro recentepassato.Non ho voluto commentare gli articoli pubblicati per lasciare ai lettori la facoltàdi farlo da soli. Li ho solo sistemati in modo storico-cronologico per dare un ordine epermettere una lettura più gradevole. Ho voluto offrire, operando questa scelta, scrittileggeri e divertenti senza appesantirli con note e richiami bibliografici.Iniziamo con la prima nota pubblicata nel periodico “Corriere Meridionale”, edito aLecce. Esso reca la data del 14 Gennaio 1892:
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“I Salvesi, cultori delle lettere, in tutt’i tempi si dimostravano impegnati a far prosperare la patria, e procurare aggi anche alla classe de’ loro Coloni; e affine di incoraggiare questi, e di attirare altri villici, di cui avean bisogno idearono un nuovo trovato nella Provincia, e forse nel Regno. Era pure nel 600 che nella Cassa Comunale trovaron di supero non più che docati 50, co’ quali progettarono formarne un Monte in genere di granaglie soccorrevole i coloni. In que’ tempi il grano vendevasi a grana 50 il tomolo; e quindi ne comprarono cento tomole dalla R.R Monache Benedettine di Ugento, e lo immisero nel suo addetto luogo, all’Ospedale, che sotto di questo umile titolo aprivasi il Monte co’ necessarî regolamenti, e lo dissero Monte Frumentario, quale fondavasi quando non peranco conoscevasi un mezzo cotanto operativo la ricchezza delle agricole contrade; e tale Stabilimento d’incalcolabile bene, creato veniva dalle patriottiche cure di que’ cittadini che allora reggevano l’amministrazione del paese.”
Cenno storico sul Comune di Salve in Terra d’Otranto
3 CommentiChe il Salento sia stato crocevia di popolazioni e culture di ogni tipo ormai è risaputo. Ci siamo abituati a scoprire parte di tradizioni, culti e ricette di stampo greco praticamente in ogni angolo di questa terra, quasi come fosse una propaggine balcanica. Questa volta però presentiamo un dolce la cui origine è ben diversa, araba, come l’aspetto e i sapore potrebbero subito far intuire. Si tratta dei “Mustazzoli“, o “Mustaccioli“, biscotti non lievitati che rappresentano ormai una costante in tutte le bancarelle o carri ambulanti di feste patronali, fiere e mercati.
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