Salta al contenuto

Alta Moda, Antonio Ventura da Taviano a Roma re per una notte

Tempo di lettura: 4 minuti

ROMA – Alla fine è magicamente apparsa la donna-ragno, commovente  tribute alla sua terra, la demartiniana “terra del rimorso”, o della sete, che ha plasmato il suo dna, il gusto estetico, la sensibilità. Il pubblico ha capito: è stata standing-ovation. E così Antonio Ventura de Gnon, dopo 10 anni di assenza, è stato re di Roma per una notte alle sfilate primavera-estate 2013. L’emozione era così intensa che ha fatto solo metà passerella, lasciando tutta la scena alla performance demenzial-futurista di Enrico Lucci (Le Iene) in abiti da donna.

Lascia un commento

Il Carnevale di Corsano

Tempo di lettura: < 1 minuto

Un tripudio di colori e maschere in festa quello che per Corsano è ormai diventata una tradizione consolidata a tutti gli effetti e che si rinnova e inorgoglisce sempre di più da ormai 30 anni.

Non è  il Carnevale dei blasoni dei suoi fratelli provinciali, non può vantare radici storiche ne tanto meno maschere autoctone. Ciò che fa numero sono le oltre 50.000 presenze ogni anno, le centinaia di volontari che si prodigano anima e corpo senza chiedere una lira in cambio, se non quella soddisfazione che inorgoglisce e gratifica, i sorrisi dei bambini che si lasciano coinvolgere dalla stravaganza di un mondo in cui per pochi giorni all’anno domina il non-sense e tutte le leggi che fino poco tempo prima la facevano da padrone sembrano magicamente abolite. Allora bhe, chè dire, ogni impulso di confronto cade per lasciare spazio solo alle lodi di un grande successo.

Lascia un commento

La bottega del rigattiere: una fucina di cultura e di satira che forgia la nostra società

Tempo di lettura: 3 minuti

Nella bottega del rigattiere trovi di tutto, persino la pietra filosofale, la polvere pirica e l’almanacco del tempo. Paolo Vincenti ha ordinato gli oggetti e li ha disposti in ordine sparso sullo spazio libero che ha trovato. Ce ne sono tanti altri che si trovano scartabellando tra vecchi giornali, documenti, libri storici scampati ai roghi delle Biblioteche di Alessandria e di Casole, per es. Per questo si è affrettato ad aprirla, prima che qualcuno si svegli con la luna storta, non dei borboni, e decida di bruciare i libri, come è accaduto in “Fahrenheit 451″ di Ray Bradbury.

Lascia un commento

Emilio Marsella e Le donne di Maruggio

Tempo di lettura: 3 minuti

A  Maruggio non fa freddo, a Milano sì. Maruggio, ora in provincia di Taranto a due km dal mare Ionio sulla direttiva di Manduria, ricco entroterra agricolo della piana salentina, è il paese natale di Emilio Marsella. La zona Lorenteggio di Milano, dove abita ed esercita le sue arti, era periferica sicuramente quando ci è arrivato Emilio, durante il militare, decantata da Gaber come pullulante di trani, le osteriacce popolari dove veniva mescito il forte vino pugliese, detto m(i)ero, schietto. Sta in questi due luoghi la vita e l’arte di Emilio Marsella, classe 1929, che ha trascorso la fanciullezza a Maruggio in una famiglia di contadini, privato a 8 anni della madre per una malattia, ed educato dalla nonna, che parlava “la lingua dell’orto”.

1 commento

Il crocefisso della Macchia (o cripta del Crocefisso)

Tempo di lettura: 3 minuti

Situata al confine tra Ugento, Casarano, Taurisano e Ruffano, la collina del Manfio può essere considerata un vero e proprio tesoro storico-naturalistico, ricca di testimonianze che ci riportano indietro nel tempo in un periodo imprecisato nel quale non era ancora stata “inventata” la civiltà.

Lascia un commento

L’autostrada del Salento SS 275 (e SS 16) non s’ha da fare, né domani, né mai!

Tempo di lettura: 2 minuti

Il giornalista Francesco Greco ha chiamato a raccolta in questo saggio giornalisti, storici del paesaggio, antropologi, architetti, archeologi e studiosi vari per sostenere le ragioni dell’ambiente e della cultura salentina, che sarebbero compromessi se si realizzasse l’autostrada nord-sud Maglie-Leuca, considerata una ferita che taglierebbe un territorio su cui si sono miracolosamente  conservati gli elementi naturali come tratto distintivo di una cultura che si è sedimentata nel corso dei secoli, fin dall’età preistorica, nel paesaggio, in piccole strutture rurali, nei muri a secco e nei viottoli che si ramificano nelle campagne.

6 Commenti

Grotte funerarie nel Salento meridionale

Tempo di lettura: 4 minuti

Non ci sono auto, né case, né tantomeno il fatidico problema del buco dell’ozono. Siamo nel Neolitico finale, IV millennio a.C. e per la prima volta nella storia si assiste ad un cambiamento epocale, non da intendersi come una svolta netta, ma l’inizio di un lento e graduale processo di differenziazione nell’organizzazione sociale dei gruppi umani che assumeranno via via la forma di comunità sedentarie, dedite all’agricoltura e alla pastorizia. Iniziano a svilupparsi le prime comunità “evolute” che si organizzeranno in forme e modi sempre più articolati.

Lascia un commento

Castiglione d’Otranto, evocato lo “Spirito del Grano” e di Strampelli

Tempo di lettura: 4 minuti

“Lo Spirito del Grano – teorizza Isidoro Colluto figlio di braccianti agricoli sfruttati dagli agrari – tornerà nei nostri campi, indietreggiando davanti ai colpi di falce dei mietitori. Dovremo supplicare per farlo tornare. Si trova in tutte le società agricole fin dalla Preistoria, a volte in forma maschile, a volte in forma femminile (la madre del grano). Lo Spirito del Grano è la spiegazione mitica del mistero contenuto nel continuo rinnovarsi della vita: dai semi del grano vecchio (che muore) nascerà l’anno successivo il nuovo raccolto”.

Lascia un commento