Home » Cripte e Ambienti Rupestri » La valle dell’Idro e la Chiesa-cripta di Sant’Angelo

La valle dell’Idro e la Chiesa-cripta di Sant’Angelo

Segni, croci, incisioni. Elementi indelebili di un passato scritto con il sangue sulla pagine di un libro di pietra e consegnate ai posteri. Sono i messaggi che inconsapevolmente hanno viaggiato, seppur immobili, nel corso degli anni fino a giungere a noi. Siamo nella Valle dell’Idro, un tempo la paludosa Limini recentemente bonificata, sede nei secoli scorsi di un vero e proprio villaggio rupestre, nato probabilmente inseguito all’abbandono della città di Otranto dovuto al famoso sacco del 1480.

Valle dell’Idro

Tra imponenti ulivi che sotto la calura estiva si dorano con centinaia di esoscheletri delle cicale che riemerse da un lungo periodo trascorso sotto terra abbracciano finalmente la luce del sole, una folta vegetazione, viottoli scavati nella roccia e antiche carraie, è possibile distinguere almeno tre gruppi principali di grotte articolate secondo le esigenze delle popolazioni e sulla scorta delle diverse tradizioni abitative. Un villaggio civile vero e proprio corredato da sentieri, strade, pozzi, i cui primi insediamenti originali potrebbero risalire presumibilmente intorno all’anno 1000.

Un primo agglomerato all’ingresso della valle dell’Idro è caratterizzato dalla presenza di doppi locali. Nicchie, iscrizioni in greco e una grande cisterna caratterizzano questo “quartiere”.

Sentiero nella valle dell’Idro

Scendiamo sotto le pendici di “Monte Lauro Vecchio”, composto da numerosi impianti su diversi livelli, alcuni purtroppo interrati o diruti. Gli elementi caratterizzanti di questo secondo gruppo sono numerosi graffiti, croci, due mani sinistre con vicino la scritta FA (probabilmente un ex-voto), e un guerriero turco, con pantaloni sblusati e copricapo, con in mano una scimitarra mentre con l’altra indica la città di Otranto. Poco vicino alcune navi a vela sulle quali è stata incisa successivamente una croce latina. Una testimonianza diretta dall’assalto otrantino?

Sull’altro versante della valle dell’Idro, sul monte “Le Piccioniere” altri resti di grotte e un colombaio semidistrutto di cui rimangono alcune nicchiette, particolare che ha reso noto questo ambiente come la grotta della “Spezzeria”.

Sulle pendici di “Monte Sant’Angelo” un terzo gruppo di grotte, forse quello più interessante, capeggiato dalla celebre chiesa-cripta di Sant’Angelo, in parte crollata e protetta da una tettoia in legno di recente costruzione. Nonostante tutto è possibile identificare facilmente la divisione tra il naos (a tre navate) e il bema (a tre absidi) da un’iconostasi in pietra con alcuni evidenti tracce di affreschi. Le tre zone absidali del bema comunicano tramite 2 porte, ricavate sempre nella pietra. Un ulteriore apertura comunica con una grotticella affiancata al luogo di culto.

Chiesa-Cripta di Sant’Angelo

Una serie di tuniche e figure sacre, una mano benedicente alla greca, due volti di donne (forse le committenti), riemergono a fatica sulla nuda pietra, quasi sbiadite dall’appariscenza di figure ben più evidenti e di più facile lettura, come un Arcangelo Michele olosomo vestito di rosso e con il loros decorato con motivi geometrici, reggente nella mano destra una lancia e nella sinistra un sigillum. Vicino un santo vescovo anonimo con omophorion, che il De Giorgi ritenne di poter identificare con San Timoteo.

Affresco dell’Arcangelo Michele nella cripta di Sant’Angelo

Un luogo immerso nella tranquillità, che concilia la pace dei sensi con la delizia degli occhi. La valle dell’Idro.

Marco Piccinni

BIBLIOGRAFIA:

Fonseca, Bruno, Ingrosso, Marotta – Gli insediamenti rupestri medioevali nel Basso Salento – Congedo Editore (1979)


Un commento su “La valle dell’Idro e la Chiesa-cripta di Sant’Angelo

  1. francesco lopez y royo ha detto:

    mi piacerebbe vedere un articolo su tutti gli insediamenti rupestri intorno ad Otranto,compresa una bella mappa con su indicati i siti.

Rispondi a francesco lopez y royo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.