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Grotta Marzo a Salve

Precedentemente identificata come Speculizzi IV, Grotta Marzo fa parte di un complesso di grotte individuate dai fratelli Piccinno in località Macchie Don Cesare a Salve. Si sviluppa nel calcare di Altamura della serra di Spigolizzi sulla stessa, antichissima, linea di costa dove si aprono anche Grotta Febbraro, con la sua spiaggia tirreniana, e grotta Montani, dove sono state rinvenute testimonianze della presenza dell’uomo di Neanderthal.

Situata a 74 metri s.l.m, la grotta si presenta con un’apertura piuttosto piccola, protetta da abbondante vegetazione che per anni l’ha nascosta agli occhi di studiosi, curiosi e appassionati.

Al suo interno sono stati rinvenuti resti di ceramiche post medioevale, di ossa di animali relativamente recenti, ed di un muretto a secco che separa il corridoio principale, lungo all’incirca 12 metri, da un secondo cunicolo di difficile accessibilità, esplorato solo per pochi metri, che ha restituito, tra vari materiali di recente datazione, un epifisi fossile del pleistocene appartenente ad un animale di grandi dimensioni.

Alcune stalattiti pendono dall’alto di questo corridoio inesplorato, anche se lo sguardo è dirottato su alcuni tratti,  stilizzazioni(?) abbozzate sulla parete in fondo al corridoio principale. Due decorazioni di incerta datazione e interpretazione realizzate a circa un metro e mezzo di altezza in ocra rossa. Sono state avanzate alcuni ipotesi di verosimiglianza con le pitture di grotta dei Cervi, ma senza uno studio sistematico e approfondito è impossibile dire di più.

Pitture rupestri in grotta marzo

Pitture rupestri in grotta marzo

Marco Piccinni

Bibliografia:

Nicola Febbraro,  Archeologia del Salento – Il territorio di Salve dai primi abitanti alla romanizzazione. Libella Edizioni (2011)


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