Dolmen Piedi Grandi, Spongano
Scoperto negli anni ’30 del XX secolo da Pasquale de Lorentiis e Paolo Graziosi in quella che ora è una proprietà privata nelle contrade di Spongano, il dolmen Piedi Grandi ha suscitato fin da subito dubbi e perplessità nel mondo accademico alimentando due correnti di pensiero che le vedrebbero o meno uno dei tanti dolmen che costellano il territorio salentino.
Non presenta fenomeni di fusione tra gli ortostati e la lastra orizzontale che come due grandi piedi la sorreggono a 70 cm dal suolo all’ombra di una quercia secolare e infestato da un edera. Socchiude una cella quadrangolare di 90x100cm invasa da terra rossa e delimitata nella porzione posteriore da un emiciclo in pietra. Il “piede ” destro, quello alla sinistra di chi guarda, presenta due fori quadrangolari, uno in prossimità della base e l’altro a circa metà della sua altezza.
Si trova ai margini di un uliveto delimitato da tratturi e muretti a secco ricchi di cristalli di calcite che risplendono con riflessi ambrati al sole quasi come a voler indicare la presenza di questo piccolo tesoro megalitico.
Simile nella struttura al dolmen Santo Stefano di Carpignano Salentino, si discosta invece dall’aspetto massiccio e possente dai suoi fratelli nell’area megalitica idruntina.
Marco Piccinni