Una novella inedita di Francesco Greco (tratta dalla raccolta “Culacchi barocchi”)
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Il suono di un oggetto metallico, appuntito, che si abbatte con violenza contro la roccia…è questa la giusta sintesi di quel rumore insistente che si fa spazio con prepotenza in tutta la vallata; un eco che si espande in lungo e il largo con l’unico obiettivo di essere udito da tutti. Il messaggio che porta con sè cela, in effetti, una certa importanza. Da li a breve le cose non saranno più così come tutti sono ormai abituati ad immaginarle. Il paesaggio, quello splendido paesaggio vista lago che fa il bello e il cattivo tempo per gli abitanti di Sombrino, presto, non sarà più lo stesso.
Lascia un commentoTeresa si presenta con una missiva che annuncia il suo libro dal titolo ingegnoso ’19 Sordi’. Ricorda le nostre origini comuni salentine, noi senza terra, ma figli dell’universo, che come foglie siamo sbattuti di qua o di là, nel mondo, lei in Sardegna io in Lombardia.
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