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C’era una volta… fiabe e leggende del Salento

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UGGIANO LA CHIESA – C’era una volta un’isola, nell’Oceano dei Mille Sogni…

Principi, principesse, fate, dee, ninfe, titani, orchi, streghe, folletti, scazzamurreddhi popolano l’immaginario delle genti del Salento. Una ricchezza dovuta alle dominazioni di secoli e millenni: tanti popoli sono passati e ognuno ha sovrapposto la sua affabulazione a quelle già esistenti.

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A Taurisano “canta” ancora il telaio di nonna Teresa

Tempo di lettura: 4 minutiTAURISANO (Le) – Penelope la spartana era una donna bellissima quanto virtuosa (era cugina di Elena). Tesseva al telaio splendidi arazzi mentre aspettava il ritorno di Ulisse dalla guerra. Per non rassegnarsi e accettare la corte asfissiante dei principi che oziavano nella reggia, la regina di Itaca la notte disfaceva il lavoro del giorno: un espediente un sacco “greco” condiviso dal figlio Telemaco. Non è forse l’eroe del cavallo di Troia l’archetipo dell’astuzia?

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Vincenzo Santoro, il tarantismo mediterraneo

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San Paolo mio delle tarante/che pizzichi le ragazze tutte quante”.

Una, nessuna, centomila: la tarata declinata in chiave pirandelliana. Le sue infinite contaminazioni, carsiche e di superficie, innervate nelle culture mediterranee, fra sacro e profano. Narrazioni polisemiche, di ragni libertini, tempestosi, ai confini dell’Ade, danze e colori, esorcismi e possessioni, guarigioni (spesso temporanee). Insospettate articolazioni di un “dispositivo culturale” (de Martino) ricco di semantica e di stratificazioni, ibridazioni e sincretismi.

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“Camminando sulle foglie”, memoria del Novecento

Tempo di lettura: 3 minutiUna storia lunga un secolo. Che comincia nel dopoguerra contadino, povero e patriarcale, autarchico, col protagonista Vittorio, scacciato dalla chiesa in braccia a sua madre perché strilla troppo e si conclude nel XXI secolo con la magica scoperta del logos, la parola scritta, una “musa” che gli permette di esprimere sentimenti, emozioni, dare corpo ai ricordi, affidare alla memoria il fiume di una vita intensamente vissuta.

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La philìa di Pitagora a Casarano

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“Felice è la città dove i filosofi sono re e i re filosofi!”, (Platone, “La Repubblica”, Libro V). E infelice la città che non sa di avere uno dei tesori dell’umanità: la chiesa di S. Maria della Croce, in Salento, a Casaranello. C’è colpa più grave del non riconoscere la bellezza, il mito, il mistero, il divino in tempi in cui governano dèi così volgari?

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