Un gran muro di fortificazione largo all’incirca 4 metri, con un ripieno di pietre a secco e “foderato” da grandi blocchi di calcare squadrati; un edificio residenziale con una sala per il ricevimento degli ospiti, una cucina, una dispensa; piccole officine artigianali; una grande torre di due piani dalla quale poter arrivare con lo sguardo fino al mare; un grande granaio; una strada lasticata. Sembra quasi la descrizione di una moderna masseria fortificata. Di fatto lo è, ma datata al IV secolo a.C.
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Vernole
I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Vernole
Tempo di lettura: 3 minutiA cura di Giuseppe Arnesano
Il sole è già alto e la proiezione ombrosa delle lunghe fronde degli alberi ci accompagna in questa gita domenicale. Dalla costa ionica risaliamo la china della pianeggiante penisola salentina, in direzione del piccolo borgo medioevale di Acaya, frazione del Comune di Vernole, situato a poco più di dieci chilometri dal capoluogo di provincia e a circa quattro dal mare adriatico, a ridosso della Riserva Naturale delle Cesine. Giunti nelle vicinanza della cittadella fortificata, proseguendo su Largo San Paolo, dopo qualche metro, s’apre di fronte a noi una vasta area, sede del poderoso Castello della famiglia degli Acaya, che occupa l’angolo sud-orientale del sistema di fortificazione bastionato del borgo. Il periodo storico di maggior rilievo risale all’epoca medioevale, quando l’allora e antico borgo di Segine (oggi Acaya) durante il XII secolo venne annesso in un primo momento alla Contea di Lecce e, successivamente, con la lenta conquista del Regno di Napoli da parte degli Angioni, il borgo venne ceduto prima al Convento di S. Giovanni Evangelista di Lecce ed in fine, nel 1294 fu concesso in feudo da Carlo II d’Angiò a Gervasio Acaya.
Lascia un commentoTempo di lettura: 2 minutiGli abitanti di Vernole, così come quelli di molti altri paesi, sono additati con scherno da parte dei paesi limitrofi, sulla base di aneddoti che, molto probabilmente, sono il frutto di una fantasia sfrenata da parte di qualche bontempone.
Sono infatti riconosciuti con l’espressione “lénghi e réssi” (ossia lunghi e grossi).
Tempo di lettura: 2 minutiLa riserva naturale Le Cesine è una riserva statale naturalistica situata nel territorio comunale di Vernole, in provincia di Lecce, ed è stata dichiarata Zona Umida d’Importanza Internazionale sin dal 1977 e Riserva Naturale Statale di popolamento animale dal 1978. L’Oasi è una delle tante aree protette, gestite e difese dal WWF in Italia, con lo scopo di conservare e proteggere habitat e specie rare e minacciate. L’intera unità ambientale ha un’estensione di circa 620 ettari, dei quali un po’ più della metà sono destinati ad uso agricolo e i rimanenti a Riserva Naturale.
Il nome Cesine deriva da Segine che a sua volta deriva da Seges che significa zona incolta e abbandonata. Segine era anche il borgo che sorgeva nei pressi del Castello dell’Acaya. L’oasi rappresenta oggi una delle ultime zone paludose che in passato si estendevano da Otranto a Brindisi.
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