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Le Cesine

La riserva naturale Le Cesine è una riserva statale naturalistica situata nel territorio comunale di Vernole, in provincia di Lecce, ed è stata dichiarata Zona Umida d’Importanza Internazionale sin dal 1977 e Riserva Naturale Statale di popolamento animale dal 1978. L’Oasi è una delle tante aree protette, gestite e difese dal WWF in Italia, con lo scopo di conservare e proteggere habitat e specie rare e minacciate. L’intera unità ambientale ha un’estensione di circa 620 ettari, dei quali un po’ più della metà sono destinati ad uso agricolo e i rimanenti a Riserva Naturale.

Il nome Cesine deriva da Segine che a sua volta deriva da Seges che significa zona incolta e abbandonata. Segine era anche il borgo che sorgeva nei pressi del Castello dell’Acaya. L’oasi rappresenta oggi una delle ultime zone paludose che in passato si estendevano da Otranto a Brindisi.

La riserva si compone di più ambienti: la duna, l’area palustre, la pineta, la macchia mediterranea, la zona coltivata. Il litorale è in gran parte sabbioso, con brevi tratti a ciottoli e a scogli; la zona umida, l’ambiente più interessante, comprende due laghi retrodunali, chiamati Salapi e Pantano Grande, grandi superfici ricoperte da canneto, aree palustri e acquitrini sparsi; la pineta è artificiale ed è a pino d’Aleppo e, nel tempo, sarà sostituita dalla vegetazione spontanea; la macchia mediterranea che si sviluppa in ogni spazio disponibile si presenta allo stato arbustivo e raccoglie specie anche rare come la quercia spinosa.

Il Moriglione (Fonte Wikipedia)

Il Moriglione (Fonte Wikipedia)

Il resto della riserva è occupato da coltivi che, d’inverno, s’impaludano e diventano un nuovo habitat per gli uccelli. Le Cesine si trovano lungo una delle rotte migratorie principali ed è quindi il luogo di sosta per moltissimi uccelli: anatre selvatiche, aironi, gabbiani, cormorani, svassi, limicoli, passeriformi. Un grande movimento di esemplari che dura tutto l’anno e in particolare durante le stagioni fredde, le migliori anche per la visita. Il simbolo della riserva è il Moriglione, (Aythya ferina, Famiglia Anatidi, anatra).

All’interno della Riserva Naturale, si possono rinvenire i resti di una capanna a pianta circolare di cui si può individuare solo una parte del perimetro. Il fondo della capanna, è interessato dalla presenza di un consistente strato di bruciato con materiale di impasto dell’età del bronzo. Agli inizi dell’Ottocento, nella riserva, si rinvennero un muro in blocchi squadrati ed alcune tombe. Studiosi del secolo scorso attribuirono tali resti alla città di Salapia.

Un ringraziamento particolare va a Pamela Passari per la stesura dell’articolo.

Bibliografia:
Metodologie di catalogazione dei beni archeologici, Francesco d’Andria,1997,p. 129
Wikipedia – http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_naturale_Le_Cesine
http://www.amicianimali.it/itinerari/cesine.html
http://www.acquarica.net


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