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Le vore di Barbarano

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Spesso, l’uomo, quando non riesce a dare o trovare una spiegazione razionale a fenomeni apparentemente inspiegabili, si affida all’irrazionale, al sovrannaturale ed inizia ad intessere leggende incredibili, che velano la realtà con un tocco di fascino e di fantastico

Una voragine senza fondo era vista come il passaggio per gli inferi, l’antro attraverso cui era possibile accedere all’aldilà.. è consuetudine dei mortali volgere il pensiero all’oscuro, a forze maligne quando si è di fronte al terrore dell’infinito, dell’illimitato che proviene dalle viscere della terra.

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Santa Eufemia, una Santa greca venerata nel Salento

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Santa Eufemia non è una Santa nostrana ma proviene dalla lontana Asia Minore. Nata a Calcedonia, una colonia greca a Bitinia (vicino Bisanzio) nel 289, è ora venerata come una Santa Martire sia dalla chiesa cattolica che da quella ortodossa.

Il suo culto è stato introdotto in Italia, ma soprattutto nel Salento in cui le sono stati dedicati templi, cripte, chiese e anche alcuni rioni e frazioni, dai monaci basiliani rifiugiatisi nelle nostre terre inseguito alla lotta iconoclasta di Leone III l’Isaurico.

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Una strana caccia alla lepre nel 1778

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La mattina del 4 luglio 1778, i due amici Vincenzo Allegretti e Pasquale Tornello partirono da Gallipoli e si diressero, per alcuni loro affari, a Parabita.

Arrivarono al paese in tarda serata. Essendo sabato, Vincenzo si preoccupò di racimolare un po` di cibo per la colazione ed il pranzo del giorno dopo, mentre Pasquale andò alla masseria “delli monaci” per consegnare un somaro; qui rimase tutta la notte. Come da accordi presi nei giorni passati, Vincenzo si recò dal sindaco Vincenzo Nasci, il quale si scuso di non aver provveduto in tempo per il suo sostentamento. A suo dire, per ordini avuti dal duca di Parabita, era stato impegnato tutto il giorno a raccogliere sciabole, spade, mazze, schioppì ed altri arnesi per la caccia alle lepri, detta “Trattenuta”, da compiersi, alle prime luci dell’alba, nei territori di Parabita e Collepasso. Il sindaco, per rimediare alla sua manchevolezza, si recò a casa con l’intento di prendere un po’ del suo pane da offrire a Vincenzo. Quest’ultimo, durante l’attesa, notò con stupore un gran movimento di persone impegnate nei preparativi alla caccia. Noncurante di ciò, decise di passare la notte in una locanda del paese.

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Ugento e la sua Storia

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Ugento, nota località salentina, situata a 60 km a sud di Lecce.
Le testimonianze archeologiche evidenziano l’importanza storica di Ugento attraverso i millenni.
Gruppi di Homo Sapiens Sapiens occuparono il territorio, offrendoci così testimonianze di un complesso di industria litica dell’ Epigravettiano finale (14.000-13.000) caratteristico del Paleolitico Superiore, in località le “Doline di Ugento” (Bocca Cesira, Pozzo Zecca). Esistono anche testimonianze archeologiche risalenti all’età del Neolitico, tra cui grotta Artanisi e grotta Don Cirillo, e la sopravvivenza attraverso i millenni di blocchi megalitici, nelle località di Terenzano e nella frazione di Ugento (Gemini).

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Antonio De Donno: scrittore, regista teatrale e cinematografico, scenografo, pittore e scultore

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di Francesco Accogli

Il 23 marzo 2009  ricorre l’ottantatreesimo anniversario della nascita di Antonio De Donno. Egli, infatti, era nato a Scorrano il 23 marzo 1926 da Giuseppe ed Elena Monteduro e morto in Tricase il 28 luglio 1984, a soli 58 anni.

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