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La frisa (o frisella)

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Chiamata anche pane dei crociati, poiché leggenda vuole che costituisse uno dei principali vettovagliamenti delle truppe cristiane durante i viaggi in Terra Santa, la frisa, o frisella, o tutte le sue denominazioni dialettali, è sicuramente un piatto principe dell’enogastronomia pugliese. Diffusa in buona parte della regione (e anche in Campania e Calabria) è nel Salento che la frisa assume la sua posizione egemone. Per consumarla basta solo bagnarla in acqua!

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Le Torri colombaie

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Ipnotiche, maestose e numerosissime sono le torri colombaie del Salento, i cosiddetti  palumbari, che costellano il territorio in qualsiasi punto cardinale lo si guardi e che spesso non sfuggono all’interrogativo: che cosa sono?

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Il canale del Ciolo, tra terra e mare, natura e archeologia

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Paesaggi di pietra: un ambiente interamente costruito adattando la natura alle necessità della vita; pietre intrise di umanità e di sudore[…]. Le pietre sono testimonianze di rapporti remoti tra l’uomo e la natura: menhir, dolmen, tumuli di specchie, ma soprattutto pietre sovrapposte con perizia secolare per costruire una miriade di piccole costruzioni o di muretti […]. In questa regione affamata di terra la pietra si trasforma da ostacolo in materiale da costruzione, amalgamandosi con la natura [1].

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I Messapi

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Messapi. Un antico popolo che recentemente sembra essere stato riscoperto anche dalla stampa e dalla televisione nazionale, che abitava un tempo l’estrema propaggine del territorio salentino, dal Capo di Leuca fino al sopraggiungere delle prime murge.

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Mistificatorio terrorismo contro gli ulivi del Salento

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E’ la denuncia del Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute del Cittadino e il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento. Sarebbe grave “la sordità” con cui viene ignorato il parere scientifico diffuso dalla Accademia dei Georgofili di Firenze a proposito del disseccamento degli ulivi al solo scopo di fomentare in Puglia e nel Salento “un clima terroristico, che insieme agli olivi minaccia l’intero territorio salentino, la sua economia, i suoi cittadini e la libertà di tutti!”

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La cappella della Madonna delle Grazie a Lucugnano

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A due passi da Piazza Comi, di fronte al prospetto meridionale del castello baronale, sorge una cappella semplice nella struttura e proporzionata nelle dimensioni.

L’edificio di culto si affaccia su via Fosso, che nel nome serba ancora memoria della sua originaria funzione, sulla strada che conduce verso le contrade Fogge e Cignorosso. La chiesetta, probabilmente, è stata eretta dopo la sua obliterazione.

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La festa di San Martino a Taviano

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A San Martino ogni mosto diventa vino”. Un modo di dire che risuona ormai come un imperativo nella penisola dello stivale ma che a Taviano diviene più incisivo, come un eco che ritorna a farsi sentire per ribadire un concetto appena affermato, più e più volte. Ed è proprio qui, nel cuore del Salento che San Martino offre il suo patronato alla popolazione con la quale ha sempre avuto un rapporto “amichevole”, quasi da “cameratismo”.

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