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STORIE. Quando sotto la neve nacque un poeta

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Leggenda metropolitana: la neve uccide la xylella. Vero? Falso? Due le scuole di pensiero: normale nel paese di Guelfi e Ghibellini, Mazzola e Rivera, don Camillo e Peppone. Essendo un batterio, il freddo non dovrebbe ucciderlo, anzi, paradossalmente potrebbe rafforzarlo. Stermina invece tutti gli altri agenti patogeni delle piante (i vecchi li chiamano “malevermi”).

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Montesardo rinasce nel nome di “Donna Popa”

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Donna Ippolita Caracciolo (23/03/1745 – 11/01/1812) fu la principessa di Torre d’Isola e la duchessa di Montesardo. Aveva sposato don Pasquale Caracciolo, secondo principe di Marano (Napoli). La figlia, donna Maria Arcangela, sposò don Fabio Capece (S. Angelo di Fasanella, 04/08/1740 – Napoli, 07/07/1783).

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Santa Maria delle Strada, Taurisano

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Origini controverse per la meravigliosa chiesa di Santa Maria Madonna della Strada, in quel di Taurisano.  Una chiesa probabilmente di nobile committenza data l’assenza di blocchi di reimpiego e le notevoli dimensioni nonostante la veneranda età, la cui erezione, secondo alcuni confronti artistici negli elementi sopravvissuti, sarebbe da collocare tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo. I confronti vanno a sfiorare capolavori del romanico Salentino, tra cui la chiesa della madonna della Lizza di Alezio, San Francesco a Specchia Preti, la Madonna del Casale ad Ugento e ad alcune chiese del tarantino: una tra tutte, quella di San Domenico.

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Aviso Torre Mozza (Avisu da Turre), Cutrofiano

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L’aviso di Torre Mozza si apre al centro di una estesa depressione posta a margine della strada Maglie-Cutrofiano. L’inghiottitoio riceve le acque del Canale Lame, uno tra i principali corsi d’acqua a carattere temporaneo della provincia, ed è composto da un unico grande pozzo con un ingresso ampio e scenografico, profondo poco meno di 30 metri, coronato da alberi di fico e da una generosa vegetazione.

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Grotta Marisa, Otranto

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Grotta Marisa: un deposito datato a circa 10.000 anni fa, in un periodo noto come Mesolitico, spesso ignorato e bistrattato dai non addetti ai lavori, ma che in realtà si configura come un grande e rinnovato incubatore all’interno del quale processi economici, sociali e culturali, unitamente alle influenze del vicino oriente, ha sviluppato e indotto epocali trasformazioni nell’universo “uomo” che accenderanno la miccia per una grande esplosione di innovazioni a 360°, meglio nota con il nome di Neolitico.

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