Aveva spesso delle folgorazioni in cui leggeva una strofa, un refrain delle immortali hit ormai patrimonio immateriale dell’immaginario collettivo italiano Giulio Rapetti, nome d’arte Mogol.
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Gagliano del Capo
I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Gagliano del Capo
GAGLIANO – “Era d’inverno e all’imbrunire, con la bicicletta, mio padre tornava dalla campagna: portava una sàrcina (fascina) per il fuoco. Don Vincenzo lo fermò, abbozzò a matita la scena… Chissà dov’è finita quell’opera…”, sorride Leonardo “Narduccio” Camisa (1949). Già, chissà chi è il fortunato possessore.
Lascia un commentoGAGLIANO (Le) – Saranno presentate le opere dei poeti di tutto il mondo, che passeranno da Finibus Terrae, luogo magico (è la città del pittore Vincenzo Ciardo e ora anche di Cosimo Russo) sospeso fra Jonio e Adriatico, fra l’Europa di Goethe e Jhon Keats e il Mediterraneo di Gibran e Nazim Hikmet.
Lascia un commentoTempo di lettura: < 1 minutoGAGLIANO (Le) – “Mi ricordo, si, io mi ricordo… Perustitza, Erzegovina, Xanti-Yaca… Avevo quasi 9 anni, in casa eravamo 10 figli, mio padre era morto all’improvviso… Focu meu, focu meu…”.
E’ l’incipit di “Cunzerva mara”, un monologo scritto da Francesco Greco, tribute alla madre Antonietta, tabacchina nel Novecento e magistralmente interpretato, con grande intensità e pathos, da Sara Ercolani, 28 anni, nata a Gagliano del Capo (numerose le compagnie, tutte di livello, ancorate al territorio), attrice emergente a Sud e dintorni.
Lascia un commentoTempo di lettura: 4 minutiSAN DANA (Le) – Lo smarrimento di Enea, il dramma di un uomo senza patria, che decide di cercarne un’altra navigando verso nord, fra i cupi marosi del destino, nelle mani degli dèi, è nelle note ispide e struggenti dei ragazzi del Conservatorio “Tito Schipa” (i nostri amici di Valona dicono che Schipa vuol dire “aquila”). Musica scritta da un ragazzo albanese, Neidd Shena (“Sul cammino di Enea” per violino, violoncello e pianoforte), e un cinese, Huyng Huang, fra la sapienza di Confucio e le suggestioni esoteriche di Girolamo Comi (“Cantico del tempo e del seme”, melologo per voce recitante, violino, violoncello e pianoforte, versi del 1930), che studiano a Lecce (classe di composizione diretta dal m° Giuseppe Gigante).
Lascia un commentoTempo di lettura: 2 minutiGAGLIANO DEL CAPO (Le) – “Marinai per un giorno, marinai per sempre!”.
E’ una delle massime della gente di mare, in ogni tempo, unita da un legame fortissimo che attraversa le generazioni.
Echeggiata – insieme alla “Preghiera del Marinaio” – a piazza San Rocco, per un piccolo evento: la nascita dell’ANMI (Associazione nazionale marinai d’Italia), che parte già con una dote di ben 140 iscritti, incluse molte ragazze: la divisa esercita sempre il suo fascino,come ben sapeva Richard Gere in “Ufficiale e gentiluomo”.
1 commentoTempo di lettura: 2 minutiLa natura in tutte le sue mille declinazioni è alla base della “poiesis” di Imma (abbreviazione di Immacolata) Melcarne (Gagliano del Capo, 1947). Un inno alto e possente, colmo di gratitudine e mistero, denso dei cromatismi che sono propri della pittura impressionista.
1 commentoTempo di lettura: 2 minutiSettembre 1943: il Re, Vittorio Emanuele III, la Regina e la corte (incluso il maresciallo Pietro Badoglio che l’8 aveva firmato l’armistizio), in fuga da Roma “città aperta”, giunsero a Brindisi, che per qualche giorno fu così capitale d’Italia.
Lascia un commentoTempo di lettura: 2 minutiGAGLIANO DEL CAPO (Le) – Ci fu un tempo lontano in cui Gagliano era affollato come una metropoli. Da tutte la province pugliesi le ragazze andavano a partorire al “Daniele-Romasi”, ospedale pubblico del territorio realizzato negli anni Settanta con i suoli donati dalle due casate (i Daniele e i Romasi, Enrico Daniele e la baronessa Emilia Romasi) e formattato dalle riforme sanitarie di Fitto e Vendola da presidenti della Regione. In nome di scellerati e assassini patti di stabilità e titoli V interpretati unilateralmente, contro gli interessi delle popolazioni scippate di una loro conquista, scandalo consentito dalla classe politica aborigena, di destra, centro e sinistra. La stessa che poi fa il decreto miliardario per MPS.
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