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Nasce il “Fondo Russo”: “Sarà la casa dei poeti”

GAGLIANO (Le) – Saranno presentate le opere dei poeti di tutto il mondo, che passeranno da Finibus Terrae, luogo magico (è la città del pittore Vincenzo Ciardo e ora anche di Cosimo Russo) sospeso fra Jonio e Adriatico, fra l’Europa di Goethe e Jhon Keats e il Mediterraneo di Gibran e Nazim Hikmet.

Se un poeta, per sua natura, opera, esistenza, appartiene al mondo e a tutti i popoli della Terra che hanno la ventura di incontrare i suoi versi, Cosimo Russo è nato in Terra d’Otranto (Gagliano, Lecce, quasi all’ombra del Faro e della Basilica della Madonna di Leuca), ma la sua opera è ormai patrimonio universale.

L’idea del “Fondo Russo” è della sua famiglia e soprattutto la madre del poeta, Luigina Paradiso, già responsabile della locale Biblioteca Comunale e promotrice culturale a tutto tondo, che spiega: “Tutti i poeti, gli scrittori, i saggisti, i filosofi, gli storici che vorranno, potranno presentare qui, dov’è nato Cosimo Russo, le loro opere appena edite”.

La location si trova sulla via principale, gli ultimi km della SS 275, dove il poeta nacque il 26 giugno 1982 (fra poco avrebbe compiuto 50 anni), proprio di fronte all’Ospedale Daniele-Romasi.

La sala è grande e luminosa, è in via di restauro, conterrà anche la sua biblioteca personale. Russo, che era laureato in Economia e Commercio, fu un autentico vorace bibliomane: oltre 500 i titoli fra poesia, narrativa, saggistica, storia, riordinati dalla madre in modo che siano facilmente reperibili e consultabili.

E’ il caso di ricordare che Luigina Paradiso, quando era responsabile della biblioteca, ha svolto un encomiabile lavoro di promozione della cultura, presentando le pubblicazioni di tantissimi autori italiani di nome: Antonio Caprarica, Davide Riondino, Annalaura Giannelli, per citarne solo alcuni.

Ma il “Fondo” intitolato al poeta di “Per poco tempo” (Manni, 2017) e “Ancora una volta” (Manni, 2019), non è la sola novità in progress: è in produzione la terza pubblicazione, circa 300 composizioni inedite, in bozze.

Intanto il Comune di Gagliano sta per intitolargli una strada, mentre è per adesso saltata la presentazione nella sala consiliare della tesi di laurea in Letteratura di Michela Biasco (ben 200 pagine) sulla vita e l’opera del poeta, che dovrebbe vedere la luce come opera autonoma.

Si è appreso intanto un particolare che svela e conferma quanto il poeta sia amato: la laureanda il giorno dopo aver discusso la tesi ha mandato il nonno a portare una foglia di lauro sulla sua tomba.

C’era stato, per settimane, un pour-parler tra la famiglia e il Comune: in tal modo il paese natale si sarebbe “appropriato” definitivamente del suo poeta. Ma, come si diceva, il dialogo si è interrotto, lasciando senza parole la famiglia, ma anche le migliaia di lettori delle opere di Russo sparsi in tutta Italia, incluso il presidente della Treccani, Massimo Bray, già ministro della Cultura.

Francesco Greco


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