Semplice ma elegante, longilineo e maestoso. Si trova lì, al centro di un magnifico crocevia di muretti a secco che delimitano due strade vicinali che interlacciano i comuni di Sanarica e Muro Leccese, in contrada zicche, non lontano dai ruderi di quel che fu un tempo la magnifica chiesa della Madonna di Pompignano. Siamo parlando del menhir Croce di Sant’Antonio.
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Muro Leccese
I luoghi da visitare e le tradizioni da conoscere a Muro Leccese
Strade di alberi di ulivo e muretti a secco, qui è ancora possibile camminare tra gli spazi che un tempo erano parte integrante del borgo medioevale di Misciano, nelle campagne di Muro Leccese.
4 CommentiLa storia, le foto, la musica, la cucina e la lingua: il 21 dicembre dalle ore 18 alla Bussola di Muro Leccese, in via Malta 103, la giornata conclusiva e la presentazione dei materiali della ricerca. Ma che cos’è questo progetto ‘Gitanistan’?
Il termine Trice indica uno spazio un tempo solitamente destinato al pascolo di animali, e ricorre spesso in molti dei toponimi rionali di numerosi comuni salentini intorno ai quali sono poi sorte con il tempo chiese e piazze.
A Muro Leccese questo vocabolo dà il nome ad un menhir, situato a due passi dalla bellissima chiesa di Santa Marina, la quale ospita uno dei più antichi cicli di affreschi conosciuti su San Nicola di Myra.
Lascia un commentoLa storia di Muro Leccese la possiamo leggere ancora nelle pietre, dalle mura di cinta dell’antica città messapica ai menhir che costellano il territorio, dal bellissimo ciclo di affreshi nella piccola chiesa di Santa Marina al castello dei principi Protonobilissimo.
1 commentoTutti “pacci per i porci”: la devozione del maiale a Muro Leccese tra santi e beffe e “lu porcu meu”
“Porci“, ossia maiali, è il soprannome che è stato assegnato agli abitanti di Muro Leccese da parte delle popolazioni limitrofe. Come abbiamo avuto modo di dire in diversi contesti, nel Salento vigeva la tradizione di indicare famiglie, categorie di lavoratori e anche interi comuni con dei soprannomi, alcuni più simpatici, altri più ingiuriosi, ma tutti provenienti da aneddoti legati alla storia del nucleo di persone in oggetto o, molto più spesso, ad aneddoti legati a singoli individui facenti parte di una comunità ben più numerosa.
Lascia un commentoProtonobilissimo, un cognome decisamente strano, anche se si tratta di una famiglia della nobiltà meridionale…significa “il più nobile tra i nobili”. Si tratta di un “nome d’arte”, scelto dai signori di Muro Leccese per sostituire quello originale, Facepecora, decisamente poco indicato per la famiglia che ottenne nel 1438 la baronia di uno di più grandi centri di origine messapica del Salento.
Lascia un commentoIn quest’ultimo giorno di Settembre ci dirigiamo nelle zone centro-meridionali del tacco “italico” ed a pochissimi chilometri dalla signorile Maglie percorriamo il lungo rettilineo di via Muro che, dal cuore del grande centro cittadino, si congiunge al “campestre sentiero” in direzione del piccolo nucleo nell’agro di Muro leccese.
Il nono mese è quello del proverbio: “Nella botte piccola c’è il vino buono” e non a caso il “detto” sembra essere consono alla storia di Muro poiché nonostante le ristrette dimensioni urbane, l’antico centro presenta un importante patrimonio archeologico, stratigraficamente ben conservato a tal punto da poter scorgere “a cielo aperto” le vicende evoluzionistiche del luogo.
Il Salento non è solo terra di “sole, mare e vento”, come un motto ormai stereotipato quasi come un pregiudizio vuol far credere al resto d’Italia, bensì è un concentrato di comuni che hanno molto da raccontare a coloro che hanno anche solo pochi minuti per ascoltare, con la certezza di essere poi rapiti in un mondo che non ci si sarebbe mai aspettati di poter esplorare. Ed ecco allora che, con un gruppo di amici dediderosi di fare quattro passi in un caldo anche se ventoso sabato mattina, ci si reca a Muro Leccese, piccolo abitato raggiungibile comodamente anche tramite le ferrovie Sud-Est.
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