Salta al contenuto

Cripte e Ambienti Rupestri

Tutte le cripte e gli ambienti rupestri del Salento. Quelle che si nascondono dentro le cavità della terra o segretamente custodute nelle campagne e contrade rurali.

La cripta di San Solomo, Uggiano La Chiesa

Tempo di lettura: 4 minuti

Lasciando Uggiano, batteremo la via vicinale, detta dei Pomari, che conduceva all’antico e diruto Casale di S. Emiliano ed al Porto Badisco. Si traversa uno dei più fertili territori dell’Idruntino. Alla distanza di circa due chilometri da Uggiano ci arresteremo per osservare i ruderi della Chiesa cripta di S. Elena, che riproduce in piccole proporzioni quelle di S. Marco e di San Leonardo presso Massafra. Nessuno degli scrittori nostri l’ha accennata, non che descritta; e pure è assai importante come reliquia del culto greco in Terra d’Otranto.

2 Commenti

La cripta della Favana, Veglie

Tempo di lettura: 4 minutiSituata all’interno del cimitero di Veglie, nei pressi dell’omonimo convento francescano del quale rimangono solo poche mura ed una chiesetta, la cripta della Favana rappresenta un’importante testimonianza artistica in bilico tra credo orientale ed occidentale, dove si ode ancor parlare il latino e il greco.

2 Commenti

La grotta delle navi nella valle dell’Idro

Tempo di lettura: 2 minutiNon la vedi ma la percepisci. Si avverte il suo odore, le zanzare si addensano in nubi vorticose ad una manciata di metri dal suolo, le vegetazione diviene più fitta e a tratti impenetrabile. È quasi sempre solo un rigagnolo che scorre ora in una canalizzazione artificiale ed ora si avventura nel sottosuolo per ritornare in superficie poco distante. Siamo tra le spire dell’Idro, poco distanti dal campo degli inglesi. È qui che veleggiano le navi.

Lascia un commento

Grotta del Noce, Galatone

Tempo di lettura: 2 minutiLa chiamano grotta del Noce per via di un enorme albero di noce che si radica nel sottosuolo a partire dal suo ventre prima di emergere con prepotenza in superficie in cerca della luce. Siamo in agro di Galatone, nessuna targhetta del catasto regionale battezza ufficialmente questa grotta che vive nella memoria di innumerevoli leggende che si perdono nell’immensa chioma di quell’albero che ne vigila l’ingresso fungendo allo stesso tempo da indicatore della presenza di un profondo antro.

Lascia un commento

La cripta interrata di Santa Eufemia, Tricase

Tempo di lettura: 4 minutiAlle luci dell’alba di ieri riaffora a Sant’Eufemia, popolare quartiere di Tricase, un pezzo della storia basiliana di cui questa contrada è testimone da secoli”. Comincia così l’articolo di Antonio Andrea Ciardo sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 1 agosto 2004, con il quale si ufficializza la scoperta di un vano ipogeo sullo spiazziate dell’attuale chiesa di San Nicola, adiacente un vecchio pozzo, di cui nessuno degli storici dell’antica provincia di Terra d’Otranto, sembra, abbia mai fatto menzione.

Lascia un commento

La cripta di Sant’Elia, Patù

Tempo di lettura: 2 minutiSolitaria e abbandonata come il complesso industriale in cui è stata inglobata controvoglia. Fiori artificiali dai colori spenti, sbiaditi dal tempo, luridi di terra e fango, restano gli unici addobbi di un culto ormai spento. Siamo nella piccola chiesa rupestre di Sant’Elia a Patù, a pochi metri dalla strada che conduce a San Gregorio, in località Verginelli.

Lascia un commento

Grotta delle croci, Cerfignano

Tempo di lettura: 3 minutiUna lunga carraia che a tratti diventa più incisiva, a volte leggera quasi come fosse solo accennata, si interrompe per lasciare spazio a terra e colture e ipotizzare il tracciato mancante. Si estende per decine di metri, attraversa piccole vasche scavate nella roccia all’interno delle quali confluiscono le acque pluviali grazie ad un sapiente sistema di canalizzazione che sfrutta gli alti e bassi dell’andamento del suolo.

Lascia un commento

Santa Maria della Specchiulla, Scorrano

Tempo di lettura: 2 minutiScorrano, parco dei Paduli, contrada Specchiulla. Un toponimo che si riflette nel nome ricordato ormai da pochi pastori e contadini della zona che qui un tempo avevano una chiesetta, quella di Santa Maria della Specchiulla. Oggi completamente abbandonata e dimenticata, con un minimo di rinforzo architettonico per cercare di rimandare l’inevitabile crollo alla quale sembra destinata, rivive in parte i fasti del passato nei ricordi di un pastore che dopo aver abbandonato un mestiere cittadino ha scelto di dedicarsi ad una vita pastorale.

Lascia un commento

La grotta dei graffiti nella Valle dell’Idro

Tempo di lettura: 3 minutiPassano gli anni, i secoli. Usi e costumi si trasformano, mutano nel tempo senza una necessaria continuità. Eppure, lustro dopo lustro, generazione dopo generazione, una mano è sempre lì, pronta ad afferrare un oggetto acuminato e lasciare un segno sulla fredda roccia, nella valle dell’Idro, in una piccola grotta.

Lascia un commento