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La chiesa di Santa Maria di Pompignano

…ecclesia sub titolo Sancte Marie de Pulpignano…”, un semplice titolo,  parte di ciò che resta della chiesa dedicata a Santa Maria di Pompignano, edificata nell’omonimo villaggio medioevale nei pressi di un piccolo insediamento di età messapica e tardo romano, in agro di Sanarica, sul confine con il comune di Muro Leccese, che su alcune guide e depliants ne vanta la proprietà geografica.

Del villaggio e della vita pulsante che un tempo la circondava oggi non rimangono più tracce, dilaniate dai rovi, coperte dai cocci di vetro di bottiglie di ogni genere e forma abbandonate insieme ad altri rifiuti, dall’inesauribile ingordigia del terreno destinato sempre più intensamente ad uso prettamente agricolo.

Santa Maria di Pompignano

Sono solo alcuni cenni storici a preservare la memoria di questo edificio religioso, non ancora consegnato all’oblio della memoria. Poche menzioni nelle visite pastorale del XVI secolo, periodo durante il quale la chiesa sfoggiava ancora un aspetto degno di un qualsiasi luogo di culto. Pochi possedimenti fondiari, costituiti da piccoli appezzamenti di terreno, alcuni alberi di ulivo, ed un cappellano, Palmerius Gramalatius, uno dei presbiteri della chiesa matrice.

Un grande edificio a pianta rettangolare di cui oggi rimangono solo pochi resti. Solo poche  mura rimaste in piedi, le quali sembrano tenute insieme da un grande arco ogivale che ne segna l’ingresso all’unico “ambiente”, con volte a crociera, rimasto integro, anche se segnato da crepe e offeso da piccoli animali e dalla vegetazione. Labili tracce di decorazione pittorica, segni di crolli (uno dei quali ha evidenziato la presenza di una stele, forse di epoca romana, sul lato destro della zona absidale), porte che si aprono ovunque.

Originaria del X-XI secolo, unica navata, rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, principalmente nel ‘400, periodo a cui risalirebbe il grande arco ogivale e le due finestre ellittiche poste sulle due pareti laterali. Probabilmente ricadente tra le strutture di competenza del prestigioso Monastero di Casole, ha conosciuto una fine comune a quelle di molti altri edifici religiosi del suo tempo: venne abbandonato a se stesso per poi essere interdetto al culto.

Santa Maria di Pompignano – ingresso laterale

Tra il ‘400 e il ‘500 i villaggi rurali andarono incontro ad un progressivo e totale spopolamento. La gente si spostava dalla campagna alla città in cerca di una sicurezza che solo i grandi centri urbani dotati di mura e soldati potevano garantire. La vita civile e religiosa ruotava ora intorno allo stesso centro di gravità segnato da commerci e fiere.

All’esterno delle mura, quei villaggi che per secoli contribuirono allo sviluppo delle contrade rurali, divennero delle vere e proprie isole fantasma. I loro edifici vennero progressivamente divorati dalla vegetazione e dagli agenti atmosferici.

Marco Piccinni

BIBLIOGRAFIA:

– Muro Leccese, alla scoperta di una città medioevale, una città, la sua gente, le sue radici – Paul Arthur e Brunella Bruno

– La chiesa matrice di Santa Maria di Pompignano un bene culturale medievale da salvare ad ogni costo,  Romualdo Rossetti e Oreste Caroppo. (fondazioneterradotranto.it)


2 commenti su “La chiesa di Santa Maria di Pompignano

  1. FRANCESCO LOPEZ Y ROYO ha detto:

    urge un appello ai tanti volenterosi di Sanarica affinchè questo rudere non scompaia del tutto

  2. CRISTIANO VILLANI ha detto:

    E’una bellissima e importante struttura religiosa medievale che va conservata. Da una recente visita presenta crepe che presuppongono un cedimento della stessa, quanto resisterà non so dirlo ma sicuramente, se non subito restaurata, andrà a terra perdendocosì un altro importante pezzo di storia. Sia il Comune che la Soprintendenza devono subito intervenire prima che sia troppo tardi.

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