Tra Lucugnano (frazione di Tricase) e Montesano, vi è una stradicciola che s’interna nei campi, e sale su di un leggero rialto fino ad uno spiazzo di fronte ad una piccola grotta. Qui si trova un celebre santuario, di cui un’antica tradizione spiega la scoperta.
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L’EX CONVENTO DEI CARMELITANI
Nel 1507 Rodolfo Sambiasi fece demolire il torrione Nord-Ovest del castello per costruire il Convento dei Padri Carmelitani, abbattuto poi nel 1966. Il convento aveva delle forme lineari e semplici, la facciata tinteggiata di rosso, col suo chiostro, dove, durante le calde giornate estive, anziani e bambini solevano sedersi per ingannare la canicola pomeridiana e trovare un po’ di fresco. Il convento è stato demolito dopo essere passato a proprietà privata.
Lascia un commentoSulle origini del nome Morciano, ci sono diverse ipotesi; secondo alcuni, prenderebbe il nome dal suo territorio roccioso, ultima propaggine delle Murge, o da Roccia (in latino “Murex”) da cui “ager murcianus”; secondo altri , il nome deriverebbe dal latino “merx”, merce, “luogo di mercato” di deposito di merci; altri ancora sostengono che la denominazione derivi dal latino
“Marcius” – “Morcius” – “Martius”, assegnatario del territorio al momento dell’occupazione romana dopo la seconda guerra punica
A Tricase e precisamente a Sant’Eufemia, una volta frazione ora rione dell’estesa cittadina del Basso Salento, è presente una cripta detta del Gonfalone. Ancora solitaria nella campagna, infastidita quasi dall’asfalto che porta da Sant’Eufemia alla strada per Alessano, la cripta presenta al culto dei fedeli una Madonna bizantina adornata da un settecentesco altare. Delle prese d’aria consentono la respirazione dell’ambiente sottoposto. La costruzione doveva essere ben mimetizzata e il piccolo campanile è certamente d’epoca recente. Del resto, la natura della cripta serve al nascondimento, al non essere vista.
Lascia un commentoDedicato a mia Madre, Maria Tommasina
Alcuni anni fa il personale della Biblioteca Comunale di Tricase realizzò un progetto-produttività finalizzato ad un migliore rapporto con i cittadini-utenti. Questo progetto riguardava i beni storico-artistici locali ed in particolare: Abbazie, Cripte, Torri costiere e colombaie, Edicole votive, Cappelle religiose, Croci e Calvari. La ricerca venne pubblicata e poi distribuita gratuitamente a quanti ne hanno fatto richiesta, perché lo scopo principale non era solo quello di fare un censimento, ma anche quello di conoscere per far conoscere una parte del nostro patrimonio storico-artistico con la speranza di una più attenta conservazione, una corretta valorizzazione ed una possibile, quanto auspicata, fruizione dei residenti e dei forestieri.
Lascia un commentoAggiornato il 16 Marzo 2013.
Un patto infernale con il diavolo, un libro dei comandi tramite il quale imporre degli ordini alle forze delle tenebre, la minacciosa presenza della malumbra ed una piccola chiesetta dalla forma insolita in una contrada rupestre. Sono questi gli ingredienti di un racconto suggestivo, insolito, ambientato a Tricase, lì dove sorge la tanto discussa Chiesa dei Diavoli.
2 CommentiLe principali manifestazioni che si svolgono in Tricase e che richiamano una numerosa presenza di cittadini dei paesi limitrofi e di turisti sono le seguenti:
SAN VITO MARTIRE – PATRONO DI TRICASE – 10, 11 e 12 AGOSTO
I solenni festeggiamenti, civili e religiosi, in onore a S. Vito Martire, Patrono di Tricase, tradizionalmente si svolgono nei giorni 10, 11 e 12 agosto (nonostante la ricorrenza sia il 15 giugno). La religiosa ricorrenza è considerata dai Tricasini l’appuntamento più importante ed atteso dell’anno. Da alcuni anni, come accadeva nel passato, si svolge anche il “Palio di San Vito”.
PRESEPE VIVENTE: “LA BETLEMME D’ITALIA”
Fra i Presepi Viventi del Salento quello di Tricase, per suggestione e grandezza, è certamente uno dei più importanti ed apprezzati. Sin dal lontano 1976 alcuni volenterosi cittadini si sono fatti promotori, organizzatori e realizzatori di un caratteristico Presepe Vivente nel ricordo dell’importante evento storico e religioso della Natività. Il tradizionale presepe è allestito presso la nota località “Monte Orco”, situata sulla splendida collina di S. Eufemia, borgo di Tricase.
Anno dopo anno sono state realizzate e completate le strutture che hanno caratterizzato la “Città di Betlemme”, così come battezzata dalla stampa nazionale, rendendo sempre più il Presepe tricasino interessante e suggestivo. Ultimamente, dopo diversi incontri, è stato siglato un gemellaggio tra la città di Tricase e la città di Betlemme.
Gli abitanti di Vernole, così come quelli di molti altri paesi, sono additati con scherno da parte dei paesi limitrofi, sulla base di aneddoti che, molto probabilmente, sono il frutto di una fantasia sfrenata da parte di qualche bontempone.
Sono infatti riconosciuti con l’espressione “lénghi e réssi” (ossia lunghi e grossi).
I soprannomi agli abitanti di un paese sono assegnati , la maggior parte delle volte, dai paeselli confinanti. Se poi questi nomignoli sono anche dipregiativi, la certezza è matematica. È il caso del comune di Ugento i cui abitanti sono marchiati da un’espressione: “Uscentu, né fede, né sacramento” (A Ugento, né fede, né sacramento).
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