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La leggenda della Madonna del Gonfalone

Tra Lucugnano (frazione di Tricase) e Montesano, vi è una stradicciola che s’interna nei campi, e sale su di un leggero rialto fino ad uno spiazzo di fronte ad una piccola grotta. Qui si trova un celebre santuario, di cui un’antica tradizione spiega la scoperta.


Si dice che una volta viveva una giovane donna, che era muta da circa dieci anni. Un giorno tornando insieme con la madre da un podere, e passando davanti alla quasi ignorata grotta, il suo volto s’illuminò di gioia nello scorgere tra gli sterpi, nel fondo della grotta, un rilievo luminoso; allora disse alla madre: “Uh! guarda, mamma!”. La madre stupefatta nel sentire parlare la figlia, s’ingocchiò reverente verso la grotta, ma non vide la luce. Rivolse domande alla figlia per assicurarsi che non si era ingannata, e notò che ella parlava senza alcuna difficoltà.
Tornate in paese raccontarono il miracolo; tutto il popolo trasse alla grotta e realmente videro in fondo ad essa la Madonna in rilievo, che fu poi chiamata dal nome della località: “Madonna du Cunfalone”. Fu benedetta dal parroco, e sulla grotta fu innalzata per devozione una chiesetta.

Lucugnano

In Saverio La Sorsa, Leggende di Puglia, Bari, Levante Editore, 1958, p.103. Su questa leggenda esiste un’altra versione più aggiornata, ma con il medesimo contenuto. Pertanto, riteniamo opportuno citare la fonte: Cfr. : Annamaria Liuzzi, Favole e leggende salentine, Bari, Adda Editore, 1977, pp. 91 – 92

Questa leggenda fa parte di una raccoltà di testi e aneddoti della stroria di Tricase, ripubblicati in un’unica soluzione nel testo “Tradizioni Popolari a Tricase” (2002), Edizioni dell’Iride, a cura di Francesco e Carlo Accogli


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