“Salviamo il cavalluccio marino”, l’icona VOICEAT per l’estate 2024
PARABITA – Animale sacro nell’antichità e inconsapevole riformista dei tempi moderni: il cavalluccio marino è a rischio d’estinzione. Quale migliore premessa per dedicargli più attenzione, magari proposto sulla facciata di una bag per l’estate in progress?
L’idea è venuta alla scrittrice pugliese (è nata a Parabita, è consulente aziendale di grossi marchi e avvocatessa con studi professionali a Lecce e Bari) Annalaura Giannelli, raffinata autrice di romanzi di successo (ultimo “Il segreto della Maddalena”, edito da Les Flaneurs, Bari, 2022) e che da qualche tempo ha fondato VOICEAT e veste quindi il ruolo di imprenditrice con una declinazione etica: attenzione alla donna offesa da uomini violenti e adesso anche alla Natura e le sue infinite criticità.
E’ il caso di ricordare che una quota derivante dalle vendite dei brand è destinata ad aiutare le donne in difficoltà e che è interamente realizzato da una filiera di aziende pugliesi.
L’estate in arrivo avrà dunque una proposta intrigante, evocatrice dei mondi marini e delle sue fantastiche creature: la summer bag col cavalluccio, con il suo fascino e il mistero, da proteggere, ultima nata in casa “VOICEAT” (penultima “Lesbiabag”, che sarà presentata a marzo a Roma).
«Lo avevamo promesso – esordisce la scrittrice – non solo forma. Il fashion si carica di contenuti inimmaginabili tutti da scoprire e interpretare».
Vogliamo subito parlare del concept che sta alla base della nuova creatura?
«Colore e sostenibilità, un binomio imprescindibile per la prossima stagione estiva dove già esplodono la voglia di vacanze e di libertà, ma VOICEAT – coerente con la sua mission – carica la nuova summer bag di contenuti etici con un pizzico di provocazione giocosa».
Un abitante degli abissi, dunque…
«A farla da protagonista per la linea For friends dedicata alla Natura e agli Animali, dopo il successo della iconica Phanter bag è il piccolo cavalluccio marino, messo in soffitta e nel dimenticatoio, a rischio di estinzione a causa della graduale scomparsa dei suoi habitat dovuti all’inquinamento e al cambiamento climatico».
In effetti se ne vedono sempre di meno ed è un peccato tanto sono graziosi…
«I non più giovanissimi ricordano che non era difficile, qualche decennio addietro, imbattersi nei nostri mari in una di queste magiche creature e vederle muoversi con grazia tra conchiglie e stelle marine. Adesso non è più possibile».
Abbiamo anche questo sulla coscienza…
«Il fascino di questo straordinario animale risiede non solo nella sua sagoma aristocratica che richiama in modo impressionante quella del cavallo, non solo nei suoi sgargianti colori che vanno dal giallo, all’arancio al rosso, ma anche nel gancio d’amore della sua coda prensile con cui – incredibile a dirsi – la femmina deposita le uova nel ventre del maschio. Eccezione unica in natura! E sarà proprio lui, il maschio, a partorire con un processo analogo a quello femminile, tra doglie e contrazioni, sino all’espulsione di una miriade di piccolissimi cavallucci».
Idea nobile quella di dare visibilità a questo rischio, sperando di invertire la tendenza…
«Una provocazione ammirevole quella della nostra innovativa maison che avversa con le sue creazioni qualsiasi forma di discriminazione e veicola messaggi di valore etico contro misoginia e sessismo. La “summer”, su cui c’è grande attesa da chi già si è affezionato al new brand, sarà una Tote – spoilerano gli addetti ai lavori – ma per il resto è top secret».
Un animaluccio delizioso, misterioso, semanticamente affollato, dunque, con un retroterra mitologico…
«Un animale straordinario. La sua natura leggendaria e divina secondo le credenze dei popoli antichi. L’ippocampo, infatti, così anche denominato per la citata somiglianza al cavallo di terra (dal greco ippos/cavallo e campos/mostro marino) è legato al mito di Poseidone, dio dei mari, il cui carro è trainato proprio da cavalli marini e ninfe. Gli ippocampi erano i destrieri preferiti da Poseidone che gli permettevano di viaggiare velocemente e dimostrare il suo potere. Anche le Nereidi, ninfe del mare, figlie del dio marino Nereo erano spesso raffigurate a cavallo di ippocampi. Il cavallo marino rappresenta l’intersezione tra terra e mare, regno – quest’ultimo – di mistero e bellezza, temi molto familiari al seducente mondo femminile. E ancora, animale di congiunzione tra il noto e l’ignoto… E cosa c’è di più misterioso, vien da chiedersi, di una borsa femminile con tutto il suo universo criptico?».
Francesco Greco