Anche se da un primo momento poteva sembrare un’impresa titanica, ai limiti dell’impossibile, Francesco Accogli è riuscito dove molti altri avrebbero desistito alla prima difficoltà. Quattro lunghi anni, ma, finalmente!, come dice lo stesso autore nel prologo, questa piccola grande creatura ha visto la luce.
Una luce artificiale, quella di uno schermo, quanto è necessario per poter fruire delle pagine dei diciannove tomi che compongono un’opera enciclopedica che abbraccia quasi nove secoli di storia del paese natio dell’autore.
Il passato da bibliotecario ha condotto il dott. Accogli a snocciolare fonti storico-documentario e giornalistiche, tutte apportunamente annotate in una bibliografia ancora più vasta, che disvelano i segreti del passato di un comune che alla lunga sarebbero stati dimenticati per sempre.
Il cospicuo racconto inizia dal capoluogo di Tricase per poi abbracciare, una per una, le due frazioni, i rioni e le marine: Caprarica del Capo, Sant’Eufemia, Tutino, Depressa, Lucugnano, Tricase Porto e Marina Serra.
Vengono poi approfondite varie tematiche, una per tomo, come l’archeologia; l’antichità e l’arte religiosa; economia e lavoro; natura, turismo ed ecologia; politica; elezioni, referendum e satira politica; amministrazione pubblica locale; edilizia pubblica e privata; igiene e sanità, ospedali; cultura, poesia e letteratura; scuola e università; emergenze sociali; arti belle e visive; informazione; associazionismo; tradizioni popolari e religiose, gastronomia; personalità locali e d’adozione, famiglie notabili, ordini e benefici religiosi.
Niente viene lasciato al caso o messo da parte nelle oltre 9.000 pagine di quest’opera. Un lavoro, seppur encomiabile, che non ha presunzione di completezza come afferma lo stesso autore:
dopo ben quattro lunghi e interminabili anni di paziente fatica posso esprimere la mia contentezza e il mio compiacimento per avercela fatta, per essere riuscito a svolgere un compito impari e straordinario, per aver composto un repertorio bibliografico su Tricase, mia città natìa, che, senza ombra di dubbio, non ha precedenti e che, come tutti i repertori, non può essere ovviamente considerato completo ed esauriente. Sarà certamente, però, senza grandi pretese, un valido ed insostituibile punto di partenza per quanti volessero, anche con l’utilizzo dei più moderni e sofisticati mezzi della rivoluzione informatica e digitale, svolgere ulteriori e più approfondite ricerche.
Un punto di partenza dunque per quanti avranno necessità, voglia, e desiderio di continuare il lavoro di ricerca e successiva divulgazione.
Salogentis è lieto di ospitare questo Omaggio a Tricase, che non avrà altra pubblicazione se non quella digitale, al fine di poter essere messo a disposizione di chiunque, in ogni momento e luogo; così come è lieto di ricordare la lunga collaborazione con il dott. Accogli fin dai primi giorni della fondazione del sito web che ha, come principale obiettivo, la conservazione della memoria, la divulgazione del vissuto salentino e tutti i suoi aspetti meno conosciuti e sempre più bistrattati da un turismo social per le masse, che non cerca più l’unicità ma che tende sempre più, inevitabilmente, all’omologazione dei contenuti, sempre più virali ma altrettanto meno autentici.
Grazie Francesco per questo monumentale lavoro.

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Marco Piccinni





